DAL 1903 AL 1912
mettani » facesse capo al trono, od almeno al figlio del Sultano (1).
   Ma il trionfo fu breve. In risposta al decreto del sultano le truppe di Salonicco e di Adrianopoli furono tosto radunate ed avviate verso Costantinopoli. Già il 18 aprile
1909,	in numero di 10.000, esse occuparono Ciatalgia; il 19 anche S. Stefano era occupata e le forze dei Giovani Turchi salivano a 36.000 uomini. La capitale fu accerchiata; ma nell’interno non vi fu ombra di resistenza. A Salonicco si costituì una corte marziale la quale emanò esemplari disposizioni per punire i rivoltosi, sciogliere i corpi militari che si erano ammutinati, ridare il potere al governo deposto, e riaprire la camera. A S. Stefano il 22 si riuniva il parlamento e decideva la deposizione del sultano. Tal decisione però doveva rimanere segreta fino a che attorno a Costantinopoli non fosse riunita tanta forza di rispondere ad ogni bisogno. Il 27 aprile il sultano Abdul-Hamid fu arrestato e deposto dall’assemblea nazionale, la quale, per mezzo di una deputazione, offrì il trono al principe Resciad. Lo stesso giorno, consacrato dallo Sceik-ul-Islam, il nuovo sultano vestì il manto del profeta e prese il nome di Maometto V.
12.	Rivolte albanesi (igoy-igi 1).
   Dall’autunno 1909 all’autunno 1911 furono due anni di preparazione a gravi avvenimenti. Il fatto interno più caratteristico dell’impero turco fu lo stato di permanente
   (1) Al quale però non spettava la successione al trono poiché la legge maomettana diceva esplicitamente che il potere si trasmetteva al più anziano della famiglia. Questo era allora il principe Resciad, favorito dai Giovani Turchi.
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