DAL 1815 AL 1878 l’autonomia. Ne soffrirono grave danno i rumeni di Bu-covina e Transilvania che si videro ricaduti sotto la dura dominazione magiara. Secondo la costituzione del 1867, i domimi della Casa d’Absburgo furono divisi in due parti fra loro separate dal fiume Leitha: impero d’Austria e regno di Ungheria. 1 due stati ebbero camere proprie e solo in comune, oltre la casa regnante che riunì le due corone d’Austria e di Ungheria, i ministri degli affari esteri e della guerra. Le nazionalità slave dei boemi e dei croati furono incorporate, le prima all’impero d’Austria, la seconda al regno d’Ungheria, ed ebbero ciascuna una dieta con attribuzioni amministrative, sedente rispettivamente a Praga ed a Zagabria. Si illusero così boemi e croati di potere, a differenza dei rumeni di Transilvania, godere una autonomia che era loro stata solennemente promessa. Nel fatto, i boemi, sempre aspiranti al loro regno autonomo, vennero assoggettati all’elemento tedesco predominante in Austria; i croati all’elemento magiaro predominante in Ungheria. 9. Guerra di Crimea e Congresso di Parigi ( 1853-1856). La Russia, decisa a liberarsi dai vincoli impostile col trattato del 1841 sugli Stretti (sua sconfitta diplomatica), mirando con ostinata perseveranza al suo obbiettivo, decise di ricorrere ancora una volta alle armi. Nel 1853, giù-dicando il momento favorevole, e contando sull’appoggio dell Austria sua antica associata per la spartizione balcanica, nonché sul concorso dei popoli balcanici soggetti ai turchi, ruppe in una terza guerra contro la Turchia. Varcato il Prut, l’esercito russo invase i principati 71