VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI potenze ancor convinte della intangibilità dei loro privilegi secolari. Il 24 ottobre 1936 il ministro degli esteri italiano, conte Galeazzo Ciano, si reca a Berlino per una visita ufficiale al Fiihrer Hitler; l’avvenimento assurge subito a grande importanza politica, risultando evidente come miri a perfezionare accordi di portata europea : i protocolli di Berlino. Questi vengono poi confermati in una successiva riunione italo-austro-ungherese a Vienna. Di concreto c’è subito: per l’Italia, i primi riconoscimenti del suo impero etiopico; per l’Europa tutta, la rivelazione che il problema dell’Anschluss è superato da una politica di intese fondata sulla collaborazione; per la Russia, che Italia e Germania sono pronte a costituire un fronte antibolscevico ed a schierarsi per la difesa di tutta l’Europa centro-occidentale. Mussolini con geometrica espressione definisce un asse Roma- Berlino, attorno al quale potranno quindinnanzi orientarsi tutte le nazioni amiche della giustizia e della pace. Una nuova direttiva di politica internazionale si fa strada nel mondo: al sistema francese di organizzare blocchi difensivi ed offensivi attorno ai presunti nemici per mantenere una sicurezza egoistica; a quello inglese di accaparrarsi l’artificiosa amicizia di piccole nazioni distribuite lungo le vie imperiali, coprendo di interessi economici servili l’adesione dei rispettivi governi; a quello societario, formalista, bizantino, fonte di continue perturbazioni europee, stanno per sostituirsi norme di uguaglianza internazionale e di dignità nazionale che non potrebbero sopportare diminuzioni. Le due grandi nazioni giovani nel loro nuovo incontro si sono accordate per consultarsi nelle circostanze di gravi decisioni di carattere internazionale. 302