DAL 19-2.0 AL 1933 teressati : soltanto per questa via la dolorosissima vicenda potrà un giorno chiudersi in un modo che riabiliti la civiltà del nostro secolo. 3. L’Intesa Balcanica ( 1930-1934). La Intesa Balcanica nacque con criteri assai simili a quelli della Piccola Intesa, ma contro la Bulgaria anziché contro l’Ungheria. Gli accordi fra Jugoslavia, Rumenia, Grecia e Turchia, furono trattati genericamente in alcuni incontri dal 1930 in poi, ma, specie per le difficoltà frapposte dalla Grecia, presero forma concreta soltanto nel 1934, quando ad Atene fu firmato il « patto balcanico » dai ministri degli esteri dei quattro stati. Il patto del 9 febbraio 1934 stabilisce la mutua garanzia delle frontiere dei quattro stati, l’accordo e il reciproco consenso per tutte le misure e le obbligazioni di politica estera. È manifesto il proposito di conseguire il massimo ravvicinamento politico, economico, culturale, con dichiarate intenzioni di coltivare nei quattro stati una « idea balcanica », tendente a un vero e proprio legame federativo tra gli stati partecipanti- La Francia fu anche qui, tra le grandi potenze, la più autorevole patrocinatrice, trattandosi in fondo del mantenimento dello statu quo europeo da essa con tanta cura vigilato. Tuttavia gli stati firmatari dell’Intesa Balcanica hanno cercato di attrarre anche la Bulgaria in un’atmosfera di collaborazione, invitandola ad aderire al patto. La Bulgaria si è astenuta dalFaderire, non volendo liberamente riconoscere e garantire lo statu quo balcanico impostole dal trattato di Neuilly; non si è però sottratta ai tentativi di collaborazione balcanica e ha dichiarato di non inten- 233