VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI Dardanelli; ad esso però si doveva arrivare per gradi, occupando successivamente talune isole dell’Egeo, nella speranza che la Turchia cedesse prima che si attuassero misure più gravi. Il 25 novembre 1905 la flotta internazionale lasciava le acque del Pireo. Devesi notare come mancasse la rappresentanza della marina tedesca; di simili discrepanze avevano sempre peccato le azioni internazionali (ricordiamo quella di Antivari che fece seguito al trattato di Berlino) ed il sultano naturalmente ne approfittava. Alla dimostrazione navale la Turchia finse resistere, minacciò guerra e insurrezione del fanatismo musulmano, ma alfine, quando occupate dalla flotta internazionale Mitilene e Lemno, vide iniziarsi il blocco dei Dardanelli, cedette ed accettò le condizioni europee. A mezzo dicembre le navi estere ritornavano ai porti nazionali. 4. Guerra doganale austro-serba (1906). Dalla fine del 1905 al 1908 la storia della Penisola balcanica ebbe un andamento più tranquillo; ma nell’in-terno dei popoli si preparavano eventi che dovevano poi scoppiare ad un tratto, creando situazioni imprevedute e di estrema gravità. Due fatti sono specialmente importanti: il consolidarsi di una intesa fra i popoli balcanici ed il rafforzarsi del partito nazionale dei Giovani Turchi. L’accordo fra i popoli slavi della Penisola si era già tentato altre volte. Già dopo la guerra serbo-bulgara del 1885, si era compreso come le lotte intestine dei popoli slavi tornassero a tutto vantaggio altrui; ma le prime intese serbo-bulgare rimontano alla primavera del 1904- 112