DAL 1914 AL 1918 ferta della Intesa e presentò a sua volta alla Serbia un ultimatum che esigeva lo sgombero di tutta la Macedonia-Tra il 16 e il 19 ottobre le quattro grandi potenze dell’Intesa dichiararono guerra alla Bulgaria. L’intervento bulgaro nella conflagrazione fu certamente uno degli avvenimenti politici più importanti per le vicende balcaniche nella guerra mondiale. Esso apriva nuove questioni: che avrebbero fatto Grecia e Rumenia, ormai forzatamente attratte nella lotta? E la Grecia avrebbe mantenuto i patti della sua alleanza con la Serbia? Il 23 settembre 1915 la Grecia aveva apparentemente disposto per una mobilitazione dell’esercito; ma poi, anche in vista dell’entrata in guerra della Bulgaria, Veni-zelos essendo nettamente squalificato dal re, si accontentò (8 ottobre) di dichiarare la sua neutralità benevola verso l’Intesa, e quando (12 ottobre) i serbi chiesero l’aiuto promesso dai patti dell’alleanza, essa rispose che non si verificava il casus foederìs. Infine, alla generosa offerta dell’Inghilterra (21 ottobre) di cederle l’isola di Cipro purché aiutasse la Serbia, la Grecia ancora oppose un rifiuto : essa voleva serbare l’esercito intatto per padroneggiare a suo tempo nei Balcani. 9. Disfatta della Serbia (autunno 79/5). In quell’autunno del 1915 la guerra fece sentire tutta la sua violenza sopra la Serbia. I nemici avevano scelto il momento ad essi favorevole. La Serbia si poteva dire isolata nei Balcani : infatti le potenze alleate non erano in grado di prontamente soccorrerla; francesi ed inglesi si dissanguavano senza nessun frutto nella penìsola di Gallipoli; il corpo di spedizione sbarcato a Salonicco per 187