VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI sciof si incontrarono ai confini dei loro stati per la ricerca di un accordo circa la spartizione delle terre conquistate e per il mantenimento della lega balcanica; nulla avendo potuto conchiudere decisero di provocare un incontro dei quattro capi degli stati alleati. Subito la Rumenia dichiarava che, se gli alleati venissero ad una nuova guerra, essa non avrebbe potuto una seconda volta mantenersi neutrale : dal che e da altri indizi ben si comprendeva come segreti accordi già fossero intercorsi fra greci, serbi e rumeni contro la Bulgaria. La Serbia, come aveva da tempo già dichiarato Pasic, riteneva che il trattato serbo-bulgaro del marzo 1912 non avesse più valore, sia perchè prevedeva per la Serbia compensi insufficienti, sia per il danno causatole dal veto austriaco di giungere all’Adriatico, sia per il concorso da lei dato nella conquista di Adrianopoli. La Serbia dichiarava inoltre necessaria alla sua tranquillità la valle del Vardar; infine Grecia e Serbia volevano una frontiera comune; il che tendeva ad escludere la Bulgaria dalla Macedonia occidentale, dalle regioni di Ochrida e di Monastir. A queste pretese la Bulgaria obiettava che l’Albania, e quindi la costa adriatica, era del tutto ignorata dal trattato del 1912; che il sacrificio di sangue portato dalla Bulgaria alla vittoria comune era di gran lunga maggiore di quello degli alleati; che la regione di Ochrida e di Monastir era assegnata alla Bulgaria dal trattato del 1912. 10. Campagna greco-serbo-rumena contro la Bulgaria (giugno-luglio 1913). I bulgari, il cui popolo aveva fatta la guerra essenzialmente per la Macedonia, non volevano nè in vero po- 158