<ís» 490 recitata con quella maniera che si ha più ridotto alla forma degli antichi : tutti li recitanti hanno cantato in soavissimi concenti, quando accompagnali ; ed in line il coro di Mercurio era di sonatori, che aveano quanti vari strumenti che si sonarono giammai. Li trombetti introducevano gli dei in scena, la qual era istituita con la macchina tragica ; ma non si è potuta ordinare per il gran tumulto di persone che quivi era. Non si è potuto imitare 1’ antichità nelle composizioni musicali, avendole fatte il sig. Claudio Merulo (organista in S. Marco), che a tal grado non debbono giammai esser giunti gli antichi, come a quel di mons. Gioseffo Zarlino, il quale è stato occupalo nelle musiche che hanno incontrato il re nel Bucen-toro, che sono state alcuni miei versi latini, e della Chiesa di San Marco, ed è stato ordinatore di quelle che continuamente si sono fatte ad istanza di S. M. » Codesto dramma, o, per meglio dire, cantata, ha cinque personaggi ; un coro di soldati ed uno di Ama-zoni : i due cori s’uniscono insieme due volte ; e v’ ha pure un duo fra Pallade e Marte, che finisce con quattro versi da cantarsi insieme. Avvezzi, come siamo ora, a far sì piccolo conto nei drammi del recitativo, chi non direbbe che questo del Merulo è un vero dramma, più che non sia la Dafne del Peri, tutta intessuta di soli recitativi, interrotti appena talvolta da brevissimi e semplicissimi cori ? Ma noi non vogliamo che il moderno abuso ci giovi punto, che in lutto non è vero dramma senza recitativo : quello del Merulo non ne fu che una preparazione. Che se Venezia lo preparò, fu anche delle prime città ad accoglierlo, a decorarlo, a perfezionarlo. Il primo dramma in musica rappresentalo pubblicamente in Venezia fu l’Andromeda di Benedetto Ferrari, modulata da Francesco Manelli nel 1657 per 1’ antico teatro di San Cassiano. Ma privatamente, fin da sett’ anni innanzi sJ erano festeggiate con la Proserpina rapita del Monteverde, le nozze di Lorenzo Giustiniano con una figlia di Girolamo Moce-nigo. E neppur quella è probabile che fosse la prima rappresentazione di musica drammatica in sale private; perocché il Monteverde fin dal 1600 avea modulalo in Firenze l’Arianna del Rinuccini;