<è* 439 «*> tal nome ; la quale da ciò stesso che, a stretto rigore considerato, sarebbe falsità, trae indizi e avviamenti alla scoperta, o, se non altro, alla presunzione del vero. Ogni nazione, ogni secolo hanno la loro mitologia. Anche prima però, che le cronache e gli scritti congeneri si cercassero e studiassero colla diligenza e coll’ affetto dei giorni nostri, pregiaronsi alcune tra le memorie de’ buoni antichi Veneziani; altre, che scoprironsi di poi, sarebbonsi tenute in egual pregio anche prima d’ ora, se prima d’ora fossero venute in luce. Fino dal secolo decimo contiamo l’anonimo Grádense, che vuoisi considerare come il più antico de’ nostri cronisti di cui siasi conservata memoria. Fabbro di professione, Giovanni Sagomino, o chi altri si fosse 1’ autore della cronaca che corre sotto il nome di lui, continua nel secolo successivo la serie di tali scrittori ; al quale con minor merito e fama si accompagnano, nel secolo stesso, il cappellano del doge Selvo, Domenico Rino, e l’abate di S. Nicolò del Lido, Zenone. Il secolo che venne dopo, concesse a’ nostri cronisti, fra i quali Giovanni Buono, di stendersi sulle cose di fuori ; segnale, diremmo, che fossersi moltiplicati a sufficienza coloro che registravan le interne. Nel secolo decimoterzo troviamo la cronaca Altinate, della cui importanza non è chi non sappia. Alla quale ci arresteremo, stante che fino da questo secolo ne si mostra chi comincia a scrivere in certo qual modo d’ordine pubblico, come fece Marsilio Giorgi, morto nel 1271, durante il dogado di Jacopo Ticpolo, descrivendo i possedimenti della repubblica in Tiro e Gerusalemme. Infiniti saremmo a registrare, ancor che scegliendo, i nomi di coloro che da indi vennero tramandando ai posteri la memoria delle cose patrie o delle straniere ; più infiniti se, oltre ciò che di tal materia fece generale la stampa, quel molto più volessimo accennare che inedito tuttavia si conserva, e di cui non piccola parte meriterebbe di venire in luce. Con Andrea Dandolo, secondo dicemmo, ebbe cominciamento la patria storia, ritenendo egli tuttavia, insieme col nome, i lineamenti della cronaca nel suo pregiato lavoro. E qui, prima di passare a discorrere alcuna cosa degli storici che a’ cronisti conseguitarono, non crediamo dover tacere la