<3o 51 *£>■ non è che la prima parte dello scritto, men-tre le altre sono di carattere vario e moderno. Un volume di manoscritti copiati nel secolo decorso, che trattano della chiesa e canonici di Castello, è posseduto dall’egregio mons. canonico Regazzi, arciprete della basilica di San Pietro. Ma se brevissimo è il nostro dire degli archivi ecclesiastici per le manifeste circostanze, tuttavia non crediamo che molte cose nuove si potessero scoprire dopo lo studio profondo fatto dal benemerito se-nator Corner nei monumenti delle venete chiese, e dopo quello che fa 1’ eruditissimo Cicogna da noi più volte lodato nell’opera delle inscrizioni veneziane. Crediamo inoltre di avere detto quanto basta dell’ essenziale di questi indicando le carte dei pubblici archivi, della signoria, del fiscale, della cancelleria secreta, del cancellier grande, del consiglio dei dieci, del conservatore della bolla clementina, del juspatronato del doge, delle magistrature venete e dei procuratori di san Marco. Molte altre cose si scoprono negli archivi privati dei Dona dalle Rose, del Manin, del Giustinian Recanali, di San Marco, del Seminario patriarcale. ARCHIVIO DEL SEMINARIO PATRIARCALE. Nella biblioteca copiosa di questo illustre istituto, possiamo contare parecchi migliaia di manoscritti fra volumi ed opuscoli. Alcuni appartenevano alla biblioteca Nani, altri all’abate Antonio de Torres, al prof. Giuseppe Maria Puja ti, al cav. Daniele Dolfin, all’ Alberti avv. ecclesiastico, ed il numero maggiore al conte Calbo Grotta, a cui poscia si aggiunsero molti mss. dei canonici Dezan, e del Moschini, che fu l’anima di questo luogo. E a noi pesante la regola di non poter uscire dai confini determinati alla misura materiale dello scritto; il che se trovasi proprio dell’ordine, non trovasi dell’animo che non può manifestare tutto ciò che vorrebbe, nè può dire quanto importino le cose. D’uopo è seguire l’usato metodo, e dir molto in poche parole, lasciando in avvenire ai giovani professori del sullodato instituto la cura di illustrare i raccolti tesori, mentre forti eglino per età, per ingegno, per animo patrio, non temeranno intraprendere sì ardua fatica. Noi solamente ora noteremo non tutti, ma alcuni documenti politici, generali, particolari, storici, letterari. I. Scritture generali,politiche. Decret i e regol. sull’ Adige e sulle valli veronesi. Leggi del M. C. dei XL al criminale. Correzioni delle leggi. Deliberazioni del M. C., dal 1333 al 1752, del senato, dal i351—1 y, dei dieci, dal 1406-77. Offizi di Venezia, e cariche della repubblica. Alleanza e trattati di pace fra varie prtenze. Adriaticum mare. De jurisdict. reip. in mare Adriat. Arti di Venezia e dello Stato, e serie di scritture ad esse spettanti del N. H. Sebastiano Crotta. Catastico degli uffizi in terraferma. Capitolare da mare, o raccolta di decreti ed ordini per le truppe marittime, dal 143G al 1729. Capitolare consiliariae Venetiarum i53i . Capitolare col titolo esterno : Senatus veneti decreta et leges. E il capitolare del magistrato del piovego fatto per sua istruzione nel 1254. Il codice, ossiano leggi di questo magistrato del secolo XIII, detto anche Codex publicorum, che fu, nel 1746, estratto dalla polvere degli archivi in cui era sepolto dairarchitettoTemanza, il quale ne fece una copia. Questa fu da noi veduta presso il sig. Gaetano Canciani libraio in Merceria. E in foglio, e parte scritta dal