<5* 457 e per dare divisatamente un’ opera del Tirali, non senza ragione chiamalo il tiranno dell’ arie architettonica. LXXVII. Palazzo morosini ( Santo Stefano, in campo J. Semplice di mole e di disegno è questo palazzo, che sorgeva un tempo moresco, come lo prova alcune finestre e una porla di terrazzino re-spicienti un interno corlile. Sul campo di Santo Stefano mirasi il grand’ arco dorico, in aria di trionfo, che da questa parie apre l'ingresso, tra colonne e pilastri, con fregio di emblemi guerreschi nell’ architrave e frontone. Nella facciala di fianco vi operò il Selva, a correzione di siile non puro, togliendo il tritume di ghirlande e di fregi, accusante all' epoca della fondazione la decadenza del gusto. Ma al mancante lusso architettonico sopperisce in questa magione la copia de’ monumenti in esso conservati, e che ricordano la gloria del più grande eroe del secolo XVII, il Peloponnesiaco, che qui respirò le prime aure di vita. LXXV1II. Palazzo savorgnan, ora galvagna (San Giobbe, sulla fondamenta ). Di Giuseppe Sardi è il modello di questo palazzo, la cui facciata è semplicissima, di marmo d’Istria, a bugne, con sufficiente ordine architettonico. L’ atrio d’ ordine toscano è sparso di sedili di marmo con dodici colonne, per metà ora inserite nelle pareli erettesi a comporre de’ magazzini. Magnifico è 1’ arco d’ingresso alle scale, come pure lo sono le gradinate. Molli sono i pregi architettonici e ornamentali dell’ inlcrno, fra cui non e a tacersi il cospicuo giardino, il principale in Venezia per estensione, nel quale sono disposti i verdi con bel disegno ed armonia. Nè sono a tacersi le molte opere pittoriche che qui si sono raccolte dal nobilissimo suo proprietario, delle quali faremo a suo luogo onorala memoria. LXXIX. Palazzo michelli delle colonne (Santa Sofia, sul canal grande). Dalle varie colonne che reggono i due piani superiori prende nome questa casa cospicua, il di cui palazzo reca uno stile accusante il decadimento dell’ arte. Non è però a negarsi che il portico costituito dalle delte colonne non induca un cerio pittorico effetto degno di nota. Ma se l’euritmia non è tradita, è tradito però 1’ architettonico guslo, e ne’ gravi poggiuoli, e nei più pesanti VOL. II, P. II. gg