«sso 52 «sicché dalla Santa ¡stessa prese il nome e la significazione altresì della sua bontà e finezza ; e dove, in una svariata serie di ben undici diversi esemplari, Venezia fedele, fin che fu, pur mantenne il voto suo inscritto intorno a quella immagine : memor ero tvi jvstina virgo. Ve ne ha alcun numero di queste prime monete (tav. Ili, n. 5) dal dritto simili affatto alle altre col doge e s. Marco, ma che nel rovescio, invece dell’ imagine della Sanla in piedi, offrono la figura di donna regale sedula ed appoggiata al leone, col mollo, per Venezia pur vero e glorioso : può fide nvmqvam defessa ; onde può arguirsi che queste così si stampassero innanzi che venisse cangialo l’impronto in grazia delle notizie di quella giornata navale più tardi conosciute. L’ una e l’allra di queste due lire di Alvise Mocenigo, doppia e semplice, nonché il da 10 o metà di lira, nel 1578 dato fuori dal da Ponte, possono riguardarsi come spezzali della giuslina maggiore, col numero 160, o ducutone da lire 8, che si pubblicò in detlo anno più vicino dal da Ponte medesimo, il quale così realizzò la prima volta, in argento effettivo, il prezzo diciassetle anni innanzi riconosciuto nel ducato d’oro, già salito in corso a lire 8:16, e clic nelle stesse pubbliche tariffe di allora era ammesso a lire 8:12. A compier la progressiva serie di queste monete, il da Ponte col suo nome stampò ancora il pezzo da 80 soldi, o mezzo ducutone ; poi il Cicogna, alla sua assunzione, nel 1585, diede fuori il da 5 soldi; e due anni dopo, il terzo di da 5, o da 20 hagattini, ohe corrispondeva al 96 di ducatone : tutte monete variate ancora nel disegno della Santa, posta in più modi col leone o senza, e che si trovano al pari di fino argento col peggio 60, e del peso, secondo il loro importo proporzionale al ducatone, di grani veneti 701, col fino di grani 667, e alla lira, o suo ottavo, di grani veneti 87 3/j, col fimo di grani 83 */2 circa. Siccome l’incominciamento, vario fu pur l’esito di queste prime e più antiche giustine, che poi tutte cessarono al comparire dell’ultimo ducato nel 1665. La giustina maggiore o ducatone col 160, la mezza coll’ 80, ed il quarto col 40, non che la minima loro