e 31 ottobre 1475, il senato si degnasse ordinare che fosse ad onor suo collocata nella piazza di San Marco la di lui effigie sopra un cavallo di bronzo a perpetua memoria ; e il senato, tanto per assecondare il desiderio del testatore, quanto per rimunerarlo in qualche parte de’ meriti suoi verso la repubblica, anche pei ricchissimi legati ad essa in morte lasciati, l’uno di ducati 100,000 d’oro, l’altro de’ danari che gli dovea per suo stipendio, e il terzo di ducati 10,000 ond’ oragli debitore il duca di Ferrara, gli fu innalzala la statua desiderata, non però nella piazza di San Marco, che, per antica costituzione, volcvasi sgombra da qualunque monumento, ma nella piazza della scuola di San Marco, ossia nel campo de’ Santi Giovanni e Paolo. Fu perciò che nel giorno 30 luglio 1479 il senato medesimo ordinò alli provveditori, ossia commessari sopra 1’ eredità del Colleoni, che, trovati prestanti artefici, facessero eseguire d' opera sontuosa una statua equestre di bronzo del detto capitano. Se Andrea dal Verrorchio, scultore fiorentino, dopo aver compiuto il modello e la forma, per essergli riuscito male il getto nella testa del cavallo, per dolore morisse; o che, com’altri narrano, sdegnato perche la statua da soprapporvi era stata allogala ad altro scultore, lasciasse imperfetta l’opera, ciò e incerto. È ben noto però che la stupenda opera fu lavorata da Alessandro Leopardo. e non, come dice il Sansovino, dal prefato Verrocchio, comprovandolo tre documenti, fra’ quali la testimonianza di Marin Sanudo, che scrive, ne'suoi Diari, essere stala scoperta questa statua equestre il di 21 marzo 1496, e per essere slato lodalo il maestro che la fece chiamato * Alessandro Leopardis veneto, ebbe, oltre i molti danari ritratti dal-I opera, anche una pensione di ducati 100 sua vita durante. Gl’ intelligenti peraltro, sulle forme del cavallo e particolarmente della lesta, ravvisano gli studi del Verrocchio sulla testa greca di bronzo * che conservasi in Firenze, e nella guernitura, sì del destriero che della imagine. e nel fregio di bronzo che intorno al stilobate ricorre ravvisan la sicura impronta del carattere del Leopardo : il quale è poi. senza ¡Jciin dubbio, autore dello stilobate stesso di marmo sopra cui poggia il simulacro, dicendolo il Leopardo medesimo nella sua