<3* 409 ®S> Bedenlore fra gli Apostoli, e l’Adorazione de’Magi ; e, finalmente, Jacopo da Ponte, detto il Bussano, e Leandro di lui figlio, hanno, il primo sant’ Eleuterio clic benedice alcuni divoti ; ed il secondo un ritratto. Spettano alla susseguente epoca di nostra scuola gli altri pittori; e primo Palma juniore ha qui i dodicimila segnati dell’Apocalisse ; Giovanni Contarmi un ritratto ; Giuseppe Porla, detto Saldati. il Battesimo di Gesù ; Domenico Tintoretto la Coronazione di spine e due ritratti ; Alessandro Varottari, detto il Padoanino, la gran tavola con la discesa del Santo Paraclito, e la Vergine col Figlio e nel piano vari Santi ; Parasio Michele un ritratto ; e, finalmente, Andrea Vicentino la Deposizione della Croce. Bidolfo Gri/andai, Giovanni Rileye tVandych, pittori d’altre scuole, vengono qui, il primo con la Vergine in trono cinta da due Angeli e dai martiri Pietro e Lucia ; e gli ultimi con due ritratti. Escili da questa seconda sala, perviensi alla galleria Palladiana, nella quale sono disposti alquanti busti di marmo antichi e recenti sopra rocchi di colonna, e sulle pareti sono appesi 98 quadri, la più parie donati alla B. Accademia dal nobil uomo Ascanio Molin, molti de’quali appartengono alla scuola fiamminga. Si distinguono fra questi un riposo di Pastori di Nicolò Berglieli ; i giuocatori di scacchi del Caravaggio ; una Deposizione di Croce di Bartolommeo Schedone ; la testa di una vecchia creduta madre dell’ autore, e i ritratti di Jacopo Soranzo e di Priamo da Lezze, tulli e Ire di Tiziano Vecellio; un Paesaggio di Giovanni ÌVuvermann; un Ritratto di Tiberio Tinelli; due Madonne col Putto di Giovanni Bellini ; un’altra di Girolamo Schiavone; una donna addormentata di Davidde Theniers; un riposo in Egitto di Nicolò Poussin; il martirio di san Bartolommeo dello Spagnuoletto ; due Madonne di Antonello da Messina; la nascita del Salvatore di Bernardino Parentino; e, finalmente, una veduta a capriccio del Canaletto. Betro alla descritta galleria si aprono cinque saleltc appellate aneli’ esse Palladiane, perchè appartenenti al fabbricato eretto da Palladio ; le quali si adornano, non però stabilmente, di alquanti dipinti, parte dono del prefato Molin, e parie provenienti da chiese e VOL. II, P. II. 52