464 **>■ Martinioni, il quale spende nel descriverlo larghe parole. Poi a Santi Ermagora e Fortunato vicini vedremo i due palazzi Gritli e Stemmo, ora Martinengo, quello con decente facciata di regolare euritmia, e questo decorato con verone e finestre a tabernacolo, sormontato da un ampio terrazzo, ed avente una torricella, costruita nel 1829, che reca un orologlio il solo posto sul gran canale ; come solo è questo palazzo in Venezia, che abbia pubblico orologio (1), e nel-l’interno fornito ancora colle decorazioni antiche. Procedendo, alla Maddalena, sonvi gli altri due palazzi Marcello, ora Ricchetti, e quel dei Pimene. Il primo, semplicissimo nell’ esterno, ha però entro soffilli del Cedini e del Mingardi; ha stanze decorate con nobili stoffe ; ha dipinti di Alessandro Marcello, mentovati dal Cicogna, e, quel che più vale, ha storica celebrità, per aver veduto entro le sue mura a nascere Benedetto Marcello, padre della musica sacra ed autore dei notissimi salmi. Il secondo, che nel suo prospetto ricorda lo stile dei Lombardi, vanta nell’interno magnifiche scalee architettate da Tommaso Temanza. Quello era dei Boldù a San Felice, sebben mancante dell’ ala sinistra, ha basamento di marmo e finestre architettoniche, che il gusto accusano del secolo XVII. A Santa Sofia v’è quello, era dei Contarmi, cinto da poggiuoli, alti ad accogliere molto popolo all’ occasione di feste. L’ albergo del Leon Bianco, prima palazzo Martinengo, è a San Luca ; e a San Benedetto vi son quelli Benzon e Curii, il primo de’ quali, vivendo 1’ ultima matrona Marina, fu convegno di dotte brigate; e perciò è ricordato nella Vita di lord Byron.La nobil base, cinta da due immani colonne, che scorgesi a San Samuele, era il principio di quel palazzo, che il duca di Milano volea qui erigere, e non eresse per (i) Nel mentre s1 imprimevano queste pagine, il Municipio, sempre zelante del maggior decoro della città alle di lai cure affidata, disponeva, con ogni sollecitudine, la costruzione di un orologio elettro-magnetico, il quale, posto sul terrazzo della Loggetta a San Marco, servirà di regola agli orologi tutti, sendo d’infallibile effetto. 11 moto elettro-magnetico deriva dall’osservatorio dell’ I. R. Marina, e per tramiti sotterra, lungo la riva degli Schiavoni, viene fino al punto accennato. Così anche in questo, e come nel gas e nei pozzi artesiani, Venezia dovrà ascriversi nel numero delle città, che prime diedero impulso alle nuove scoperte di pubblica utilità.