li35 L erudizione antica, o classica che meglio si chiami, ebbe cospicui e fervorosi cultori fra noi fino dai primi tempi dell’incivilimento europeo. Nelle dedicatorie delle più antiche edizioni aldine fatte ai veneziani patrizi si vede, non tanto essere stato in riguardo dell’altezza del natale che il dotto tipografo indirizzava ad essi i suoi libri, si bene degli ajuti che ne avea ritratti per la pubblicazione. Così, per limitarci a un esempio, 1’ epistole di Plinio erano date fuori sopra codici membranacei, che Luigi Moccnigo avea seco portati di Francia, quando vi fu ambasciatore. E per volere compendiate in una sola famiglia le glorie, che farebbero degna di nominanza un’ intera città, e proporla quasi a ritratto universale di ciò ch’era-no a quella stagione, dal più al meno, i patrizi veneziani presso che tutti, non usciamo di casa Barbaro; nella quale Francesco, Ermolao e Daniello, a cominciare dal 1398 giù fino al 1570, che a dire dalla nascila del primo alla morie dell’ ultimo, seppero accumulare infinito tesoro di recondita erudizione, e di dove incredibil luce di gentile sapienza si diffuse per tutta Italia, a non dire, che si potrebbe, per tutta Europa. Venendo a qualche nome meritevole di particolare ricorda-zione, troviamo in Pietro Bembo il Petrarca del secolo decimoset-timo. Parrà forse esagerata tale intitolazione a chi nel Petrarca si contenta di vedere il devoto di madonna Laura e il poeta di quel-1’ amore ; per questo lato il confronto è assai disuguale, non però tanto quanto vorrebbero alcuni. Pietro Bembo non è certo dei principali poeti italiani, ma che fosse poeta di qualche conto basterebbe a provarcelo 1’ imitazione continua di lui che si scorge per entro al canzoniere del Casa. Pur tutti dan lode al Casa di robusto scrittore di poesie, così vuole la moda, e non sanno nominare il Bembo se non con gli aggiunti di freddo e slombato ! Lo lian tutti letto coloro che così ne sentenziano ? E nel Petrarca e nel Casa hanno tanto studiato da notare le differenze che pur dicono avervi col Bembo ? Ma qui non è luogo a declamazioni e polemiche. Meno contrastata è la fama del Bembo come grammatico ; e se il Varchi il chiamava balio della lingua toscana, che resta da aggiugnere a