<=>• 27 altre allegorie. Ma ben dice il Cicognara, nella sua Storia della scultura, che codeste opere furono unicamente qui collocale per interrompere il nudo muro della facciala, acciocché splendessero dovunque l’arte e la magnificenza. Era santo costume in quella età raccogliere ogni cosa per lavoro prezioso, e disporla, affinché non perisse, ove il decoro dei nuovi monumenti poteva guarentirne la conservazione ; e cosi veggiamo operato sovra la porta prima, entrando a sinistra nel tempio, ove alcune sculture sono distribuite sull’ architrave, le quali aveano appartenuto ad altri edifizi, e ricordano lo stile delle quattro colonne del presbiterio, il che non iscorgesi sull’ ingresso alla destra decorato in diversa maniera. — Anche l’interno in più luoghi presta argomento alla medesima osservazione. — Ma tra gli ornamenti più preziosi e nel medesimo tempo i più storici, che offre questo principale prospetto, si notano i quattro cavalli di bronzo spedili alla patria, nel 120G, da Marino Zeno, e già procurati dal gran Dandolo nella presa di Costantinopoli. Molti chiari intelletti applicaronsi ad illustrarli, ma rimangono ancora assai dubbiezze intorno il tempo in cui vennero fusi. Taluni opinano siano dessi un voto del popolo romano in occasione di una vittoria riportata sui Parli, sotto l’imperio di Nerone, e vogliono che fossero aggiogati alla quadriga del sole. Cicognara però crede che codesta opinione possa essere invalsa per tradizione egualmente che per conghiettura, e, confondendosi 1’ un motivo coll’ altro, siasi ricevuta come la più comune. Si riporta nell’ opera del Bellorio, Velerei arcus Awjuslorum, uua medaglia, ove si veggono sovrapposti quattro cavalli ad un arco di trionfo, atteggiati nella precisa maniera di quelli che furono trasportati a Venezia ; e cosi altra simile medaglia pubblicò, come da lui posseduta, lo Zanetti, in fronte all’ illustrazione di questi cavalli, nella sua opera delle antiche statue greche e romane, nell’ antisala della biblioteca di San Marco. Presenta la prima, intorno alla testa dell’ imperatore, questa inscrizione : Nero Clnudius Caes. Awj. Germ. P. M. Tr. P. Imp. P. P., e nell’esergo l’arco di Nerone posto per una vittoria riportata da Corbulone sui Parti. La seconda, intorno al capo del medesimo