-=*» 29 «cotanto gloriosa repubblica, e così rividero di nuovo questo patrio cielo al volgersi della Napoleonica sorte. E vero che per seguire il carro della vittoria era mestieri posassero il piede sull’Istro; ma la giustizia del grande Francesco, seguendo l’impulso del suo cuore, amò meglio rendersi immortale con un atto magnanimo, piuttosto die passare alla memoria de’ posteri per una impresa luminosa, ma che meno avrebbe provvisto alla vera sua gloria. Facciata verso San Basso. La parte laterale verso San Basso, è compartita egualmente in archivolti, ed ornata di centoventiqualtro colonne, di marmi orientali e di piccioli musaici, sprimenli le figure dei santi Pietro, Marco e Agostino. Ben più delle altre è ricca di vecchie sculture, notandosi quella sulla porta con la Nascita del Salvatore, e le altre sparse fra gli interstizi degli archi, figuranti i quattro Evangelisti, san Cristoforo ed il Nazareno, oltre tante altre figurate c puramente ornamentali, e che certo appartennero a più antichi edifizi. Ma la scultura, che per la sua singolarità merita maggior attenzione, è il basso rilievo di Cerere coi pini accesi fra mani, montata sur un carro tirato da draghi od ippogrifi volanti, in atto di cercare per ogni angolo della terra la propria figlia Proserpina rapita da Pluto. La originalità di codesto monumento sta nei modi con cui venne scolpito, poiché la composizione è schiacciata in par-ticolar simmetria da rendere più una idea delle produzioni degli antichi popoli Italiani, o più veramente delle persiane sculture. Per certo è un lavoro curioso, e che potrebbe condurre ad artistiche considerazioni chi amasse con filosofiche ricerche penetrare nella caligine de’ secoli oscuri. Questo lato di recente ebbe un generale ristauro, non però ancora al tutto compiuto. Facciata verso la Piazzetta. Anche questo lato riceve ornamento da sessanta c più colonne di fini marmi, ed c tutto incrostato di verde antico, di africano, di pario e perfino di diaspro. La parte superiore è in tutto simile al descritto fianco; ma la sottoposta, e per la vicina fabbrica del tesoro, e per la riforma a cui soggiacque allorquando si costrusse la cappella Zeno, presenta un misto di stili e lavori fra loro discordi. L'na immagine del Sudario, quella della