•o» 22 secondo alcuni scrittori, che i ricchi materiali componenti questo meraviglioso monumento, procedessero dalla presa e dal sacco di Costantinopoli, accaduti tanti anni dopo ; intorno a che conviene osservare, che le colonne che si ammirano in essa, sono bensì preziosissime per la qualità del marmo, ma di troppo breve dimensione per credere che la città di Costantinopoli non ne potesse somministrare di mole maggiore. Finalmente, quantunque fossero chiamati ad ajutar 1’ opera i maestri bizantini, è certo che gl’ Italiani, appresso i quali non era mai perito il lume delle arti, ed i nostri, che, in queste inviolate lagune, ne poterono conservare il retaggio, non solo vi lavorarono promiscuamente coi Greci, ma vi fecero le più insigni prove d’ingegno (I). — Dopo quest’ultimo tempo, soggiacque la basilica a quattro incendi, vale a dire, a quelli del 1106 e del 1230, che distrussero tutti i diplomi ducali che si conservavano nel suo tesoro ; e agli altri nel 1419 e 1429, che arsero per caso nelle soffitte, e diedero motivo alla rinnovazione de’musaici e delle cupole. — Ciò è quanto ci narrano le storie intorno la fabbrica di questa basilica. — Della quale chi sia stato 1’ architetto s’ignora, tacendolo le cronache nostre, nè potendosi da esse argomentare nemmeno se fosse greco o italiano. — La bellezza e la unità di pensiero nella ben distribuita sua pianta, attestano però il valore di lui. Giudicherebbesi, a primo vederne il disegno, che l’inventore fosse stato educato alle più severe dottrine della solidità e del buon gusto ; ed ove mente si ponga alla regolarità, alle giuste proporzioni, al-1’ utile impiego dello spazio, crederebbcsi il sontuoso edifizio opera di miglior secolo, e d’ ingegno non ottenebrato dalla nebbia che tutte avvolgeva le arti italiane intorno al mille. Lo stile però, non obbligato ad alcun ordine, e nel suo insieme partecipe di tutti, è di maniera greca, con qualche parte di arabo e di gotico. Vuoisi riconoscere in essa fabbrica uno stile non decaduto e corrotto, ma sì piuttosto discostato dall’ araba derivazione, proprio dell’ Italia universa in que’secoli, e qui specialmente al greco inchinantesi (i) Cicognara, St. della scolt.