EMENDE ED AGGIUNTE. VOLUME I. Pag. i43, linea 19 Mantello leggi: Montello w 243, « 4 pavlaremo ” parleremo » 294, » 8 ehiamarebbesi « ebiamerebbesi. VOL. I, PART. II. Ragionando del privilegio di Rodolfo (pag. 7, lin. 4) si asserì che la sua data, conipulala secondo Fuso di Venezia, corrisponde esattamente al febbrajo 925, dove si può aggiungere così leggersi la medesima nel nolo Codice Trevisaneo, ed anche nella stampa del suo indice ragionalo scritto da Apostolo Zeno. ( Giorn. dell'Iteti. Lett Pad. 1807.) — Data 11 Kal. Mart. anno Domce Incarn. dccccxxiv. dni. Rodulphi invictiss. Regis hic in Italia ìv, ind. i3. Acturn Papiae in Xti noe feliciter Amen. La indizione i3 e Tanno 4 di Rodolfo bene si combinano col febbrajo 925, di che si vegga il Muratori negli Annali ; ed anno regni sui quarto è notato anche dal Dandolo, dove egli pure fa autorevole menzione di questo privilegio medesimo. L*1 altro di Ugo ivi si noia — Anno Dom. Inc. dccccxxiv. iv Kal. Martias, ind. i5, actum Papiae, ecc. — dove convien far caso dell1 indizione 5, che di febbrajo ci dà il 927 anno secondo del di lui regno. Perciò, pur ammettendo alcuno dei frequenti arbitrii o errori di copia, e senza badare ad autorità più recenti e meno fidate, si asserì d’avvantaggio che questi due atti per loro stessi non offrono alcun diretto motivo di dubbio. E curioso F aggiungere ( p. 8, 1. 32 ), sapersi che a di 7 gennaro i3i8 si decretò — cum .... quidam arsena procurator. S. Marci in qua servatur lignamina sit conjun-cta cum proprio Iodio monetae.... accipiatur, prò dicto Iodio monetae ampliando. Dove si ricordano (p. 14, 11. 25, 33, 34) i danari di Enrico li, e di Corrado li, che come prossimi di tempo si considerarono un proseguimento di quelli che avevano corso nel poco innanzi cessalo secolo X, ed i quali, nel 972, si cambiavano per la metà dei buoni danari milanesi, ivi ai nominali due imperatori vanno apposti gli anni 1002 e VOL. II.