-=s* 431 -o dell'areo acuto, ora murato. L'altra facciata respiciente il rivo, pur di egual stile, per la nera sua impronta »lei tempo è di grande artistico effetto. Le pareli erette più tardi nel pian terreno ascondono le colonne dell'antico atrio, cosi togliendo ogni prisca sembianza. Anche l’interno delle sale e delle stanze, assai alterato nei secoli posteriori, non rende più imaginc della primiera grandezza. XXVII. Palazzo pisani, poi guitti, orn vetzlar (S. M. Zobenigo, sul canal grande). È avanzo del decimoquarto secolo il prospetto archi-acuto di questo palazzo, che mostra il progresso degli orientali nell'arte, chiamato dal Sansovino di maniera tedesca e di forma durabile e soda. Secondo Boschini.ne ornavano l’esterno gli affreschi «lei Giorgioile, con molli fregi, coni’ egli dice, di cliiaro-scuiv, di rosso in rosso, di giallo in giallo, di verde in verde, con capricci di putti, c nel centro Bacco, Venere, Marte e Mercurio. A molte alterazioni (piindi soggiacque questa fabbrica sia nell’ esterno che nell’ interno. Il quale ultimo però, addobbato con ogni maniera di lusso, offre pitture distinte, fra le quali ricordiamo, nella sala de’convegni, quelle colorile dal Borsaio e dal Santi. XXVIII. P \i.\zzo CONTA RIVI f\sa* f S. Mois'e, sul canal grande ). \ntichissima è questa fabbrica, che tutta conserva ancora nel prospetto la primitiva sua forma ; almeno nei due piani superiori. Il primo de’quali offre un verone di squisita bellezza coi parapetti intagliati ad arabo modo; cosi son pure operati i due parapetti dei superiori veroni, c ben s’unisce questa fabbrica colle vicine. Questa facciata è una delle più conservate fra quelle dello stile archiacuto, c perciò abbiam voluto farne particolare memoria. XXIX. P tlazzo cnsTiMvM, ora faccano* (S. Salvatore, in calle delle acque). Al quarto secolo appartiene questa fabbrica, c quando i Basegi ed i Calendari operavano il palazzo ducale; meriterebbe quindi, c per la mole sua, c per la decorazione clic mostra, far pompa di sé sul canal grande. La facciata prospettante sul rivo della Fava, divisa in quattro ordini, offre disposizione regolare, alterata però posteriormente nelle finestre del pian terreno, e in due dell’ ultimo piano ; i capitelli, i rotondi operati fra arco e arco nel verone