■o 7 5 «e> Divinarti storiarti, atque patentiam ornarunt. Quomodo ornabunt getnmae et lapilli Quam Guttae Dei sanguinilin ? Tu II rii ornarnentum est Jides, et amor, f/is te etiain ornai imperatrix Maria. Il Mescliinetlo reca tin altra traduzione, in qualche parie diversa. Leggesi poscia dietro alla medesima un' altra iscrizione latina, che manifesta essere questa reliquia rimasta miracolosamente illesa dall' incendio accaduto nell* anno ia3o. Servali ex media fiamma divinitus, rum salutis anno MCCXXX, relit/ua eon-Jlagrassent. el in angustioremposteaformarti reslitutis inonumentum. Anno MDI II Altra reliquia della santissima Croce, alla un palmo e larga a/3 dell'aliena, entro un quadro d' argento dorato legato in oro con perle, e ai quattro angoli altrettante figure d’ oro, che rappresentano, nelle due di sopra, gli arcangeli Michele e Gabriele, e le altre di sotto san Costantino c sant' Klena, co' loro nomi in greco. Sulla reliquia fatta a modo di croce è fermato un Crocifìsso d’ oro. Retro al quadro è scolpita la seguente greca iscrizione, da cui si conosce che per comando di Costantino Patrizio tetrarc», o prefetto delle galere imperiali, fratello di Foca imperatore, che regnò dopo gli anni IOOO di Cristo, venne questa reliquia cosi legata : ài ofn iroifi irteli » xm^avriro ri vafixiou xzì fitifófxov {ira. ^ PC/ ■ ) y p 5* yàf TOfyoXyoià Jhxviìh. tovtoh yàf ò^aofeO tìtriQ-. O quam admiranda facit Jides Constantini l'atritii Triremium Praefecli. qui Golgotha ex auro et argento ej/inxit. Golgolha /iurte, in quo Crux resedit. Il Meschinello però ed il Tiepolo ne danno diversa traduzione. Stette occulta qursla croce gran tempo, e fu ritrovata l'anno ■ 4*>8 unitamente a molte altre. Altra reliquia della Croce, legata in una teca quadrata di argento, con ai quattro angoli alcune reliquie, denotate dalla seguente iscrizione: In hac cruce sunt reliquiae de Ugno Domini, et calvariae, et sepulcliro Domini, et sepulchro S. Marine Virgìnis, et aliae reliquiae. Uno de’chiodi della crocifissione di Cristo posto entro un quadro d'argento doralo. Anche questa reliquia fu rinvenuta, unitamente a quella della Croce di Patrizio letrarca, nel 1468. Chiuse entro una cassetta d’oro con croce e contorno di pietre preziose, si conservano delle fascie che involsero il bambino Gesù. Lvvi eziandio il coltello che servì nell’ ultima cena, legalo sovra un piede d'argento con lettere orienlali sì logore nel manico, che sin dal suo tempo non giunse a poter discernerle il Monlfaucon. Molte opinioni corsero intorno a questo coltello. Il conte \ in-cenzo Bianchi, cavaliere di S. Michiele e protonotario apostolico, pubblicò, in Venezia nel 1620, un opuscolo intitolato : Parere intorno alli caratteri che sono sopra il VOL. II, P. II. JO