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ciò ignoriamo, falso essendo, come dice il Cornaro. e poscia le guide, che venisse eretta sulle idee del Sansovino. Se ciò fosse, il figliuolo di lui, Francesco, nella sua opera la Venata illustrata, notando che questa chiesa era stala rifabbricata da IVj anni soltanto, l’avrebbe accennata come opera di suo padre, anziché tacerne l'autore. Noi crediamo, veduto lo stile della fabbrica, essere opera questa di alcun dei Lombardi, e forse di S<mte, morto il 16 maggio dell’ anno 1560.
    La vecchia chiesa vantava molte opere insigni d’arte registrate dal Sansovino, e che ora invano cercherebbcrsi. Alcune però ne furon salvate, e sono: la tavola dell’ara massima, lavoro di Domenico cav. da Passionano, figurante in campo d’oro il Redentore, san Felice titolare e due ritratti, di merito grande ; la tavola di Jacopo Tintorelto con san Demetrio, e con il ritratto di un personaggio della famiglia Gliiggi, il cui cadavere sta sepolto in piana terra, e, finalmente, i tre simulacri in bronzo, esprimenti la Vergine, il Battista e san Pietro; lavori nobilissimi di Giulio dal Moro, che ornavano un tempo l’antico altare dedicalo alla Vergine, siccome ornavanlo anche le due piccole statue di marmo della stessa mano, le quali si veggono di qua e di là in due distinte nicchie nella cappella dell’aitar maggiore.
    A merito poi dell’ attuai parroco D. Giuseppe Wiel fu ridotto l’interno della chiesa stessa, non é guari, a mollo decoro. Imperciocché fece rimuovere quattro altari laterali di gusto barocco, e sullo stile dei due che già esistevano, ed erano forse della stessa mano dell’ architetto del tempio, fece rizzare gli altri quattro che oggidì vi si scorgono di marmo greco, e che sono in perfetta armonia col bello stile architettonico del tempio. Cosi pure per volere di lui fu riordinata la cappella maggiore, e furono rinnovati l’organo, il pulpito e il battistero, secondo il disegno dato dal cavaliere Antonio Diedo che fu, con quella sapienza artistica eh’ era tutta sua propria. Quindi furon rinnovate le tavole dei nuovi altari, le «piali vennero operate, 1 .a da Odo rico Politi, di lacrimata memoria, la Vergine dolente, figura magistrale per sentimento, per disegno e