o 269 altre due opere colorite in questi ultimi anni. La prima è di Odorico Politi, non ha molto defunto, con la Vergine dei Dolori in atto di guardare al basso, e come stesse a mirare il di lei Figlio perduto, che pur si vede non nella tavola, ma modellato in cera sull' altare medesimo per opera di Luigi ZanJomeneghi. A dir vero, non piace, nè è ragionevole il legare la figura o la storia nel quadro dipinto con figure od istorie sculle o sotto o da presso. La seconda tavola è di Lattanzio Querena, ed esprime il Taumaturgo di Padova adorante il fanciullo Gesù, apparsogli in casa dei Camposampieri. La sacrestia fu adornala con ogni ricchezza di marmi ed ornamenti dalla pietà del conte abate Carlo del Medico, che «pii volle essere anco tumulato. Reliquie mollissime «pii si venerano, la lista delle «piali si può vedere nel prefato Gallicciolli. Le principali però sono il corpo di san Cassiano martire, non il Titolare; la testa presunta di santa Cecilia ; la mascella di san Lorenzo martire ; «lei capelli di Maria Vergine; velo intinto nel prezioso Sangue; parte di una spina di Gesù Cristo; parte della Santissima Croce, e parte del capo di san Dionigio. Fra i parrochi che ressero questa chiesa, si annovera Orso Magadisio o d’Arbore, primo piovano o meglio vicario assunto al vescovato di Olivolo nel 958, morto nel 955. XLV111. Anno 1614. Chiesa ih santa maria madre del redentore, con cenobio ili Cappuccine, dette di San Ciro/amo. fS. di Canti.) Angela Crasso, nel 1590, insieme con altra compagna, pensarono «li fondare un monastero sotto la regola austera di santa Chiara. Quindi da una casa appo l’oratorio della Fava, ad un’altra presso lo Spe-daletto de’Santi Gio. e Paolo, e poi nella parrocchia di Santa Ter-nita, passavano accrescendo sempre di numero, in fino a che, ridotte a dodici, piantaronsi in un fondo acquistato in Quintavalle, «• nel 1609 veslironsi solennemente «lei sacro abito de’cappuocini. Il patriarca Francesco Vendramino, consigliava le nuove monache ad erigere un nuovo chiostro in altro luogo, e di fatti elleno lo eressero sulla fondamenta di fronte a San Girolamo, e furono introdotte in