306 «*=► sollopostc inscrizioni si vede. Il cortile è circondalo di venticinque officine, dove son distribuite le varie arti che appartengono a ridur la moneta. Le stanze nei piani superiori son (ulte a vólto reale ; e ili mezzo al cortile s’ erge la cisterna decorata da un ampio intercolunnio, sulla cui trabeazione siede un Apollo, simbolo dell’ oro, riputalo lavoro di Danese Cattaneo. Sarebbe opera lunga il voler descrivere i conii, le forme dei conii e quant’ altro relativamente a ciò è qui conservato. Accenneremo soltanto vedersi alcuni dipinti di Benedetto Diana e del Bonifacio ; il primo de’ quali espresse la Vergine col Putto in braccio, ed il secondo la regina Saba alla presenza di Salomone, e 1’ Adorazione de' Magi. V. Antica libreria di s\s marco, ora parte del regio palazzo. I legati di Francesco Petrarca e dei cardinali Bessarione, Girolamo e Leandro Grimani, che mellevano a disposizione della repubblica i preziosi volumi da essi raccolti, furono il motivo che determini» il senato a decretare la fabbrica della libreria dirimpetto al palazzo ducale, affine di decentemente disporli e custodirli. Perciò nel 1536 fu commesso ai procuratori de supra questo carico; ed essi scelsero il modello prodotto da Jacopo Sansovino. Ed egli veniva divisando la sua fabbrica in due ordini, dorico 1’ uno ornatissimo, l’altro ionico gentile, il cui sopraornato reca un fregio grandioso nobilmente ripartilo, coronato poi da una cornice reggente una balaustrata, su i di cui piedistalli s’ innalzano statue pregiatissime di marmo, figuranti i Numi degli antichi miti, lavorate da Bartolomineo A manali, da Pietro da Salò, da Danese Cattaneo e da altri. Gira intorno alla fabbrica un portico, che a mezzogiorno fa testa con la fabbrica della zecca, e che girando a ponente e di fronte al palazzo ducale s’ involta poi ad austro per seguire i portici delle procuratie. Ventun archi prospettano la piazzetta, sedici dei quali servono a botteghe, due di volta testa, e tre infilano: il primo l’ingresso alla zecca; il secondo quello della libreria ; I’ ultimo mette alle procuratie nuove che più sotto descriveremo. L’ingresso della libreria è distinto nei suoi stipili da due carialidi colossali lavorate da Alessandro Vittoria: