<»* 69 -*> E dalla parte sinistra quest' altra : BIRBOSVS BAVROCEXVS, 1DU JOUIU CUinLltl, ASTORIVI I.ASOO PKICtlt-TORES, DVCASTE INCLITO IUUIIS. ». ». JOAXNB bl MB.. hom.MW»:T. A!»»o »11 »ERO IX SEPTEMRRIS HONVHEXTVM IHIC ERIGI UtMIEMIT. Prima d' ogni reliquia, è da annoverarsi quella del Sangue pretiuso del Redentore useito dal di lui costato e raccolto appiè della croce, qui mandata insieme con altrr da Enrico Dandolo, dopo l'espugnazione di Costantinopoli. E riposto il pmiotittimo icore entro un'ampolla di figura rotonda, lunga un pollice, legata in un vasello d' oro. nel quale sugli orli su|>eriori ed inferiori leggonsi le seguenti greche parole: AfjuerTof riferir Joytìoy. ’E!;erx«faTi» Xó)a •rXlufà< fulmt. Vivifici tanguinis hilare receptaculum Ex immaculali Verbi latere effluii. Il coperchio dell' ampolla è d' oro, fregiato di ricco smalto, nella cui parte esterna, con molto artifizio di greca industria, in un grosso e prezioso diaspro, vi è scolpito un Crocifisso di basso-rilievo, e ne’quattro angoli si legge in caratteri greci: li X?' 0 ffanXfiif TMf Jesus C/irislus rex gloriae. D'intorno poi al cerchio dello stesso coperchio si veggono le seguenti |>arolc incavate nell’ oro e riempiute di smalto ’E*«( [il a!uaira(*à( fjou 9Ì(io» Habes me Christum gestans sanguinem carnis mene. Questa sacra reliquia è collocala nel tabernacolo sopra l’altare. Monsignor (>io. Tiepolo(i) dice, che sia una frale Ire che prodigiosamente tal vanitisi dall'incendio accaduto in questo santuario nel 123i, nel quale si distrussero, insieme con le loro custodie, tutte le altre. Ciò vien comprovalo con altri documenti dal Cornaro. Alquanti pezzi di terra inzuppata di Sangue del Salvatore mcdeiiino itanno custoditi entro un reliquiario rotondo : lavoro costantinopolilano. Un'ampolla del Sangue miracoloso posto in uu reliquiario di oro e conservalo entro una custodia grande d'argento doralo, che rappresenta il modello della chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli : lavoro eseguilo pure a Bisanzio, ed è opera di cesello. Questo Sangue uscì da un Crocifisso nella cillà di Berilo, posta ne'confini di t iro e Sidone, nell'anno 320, allora quando alcuni giudei di quel luogo lo bestemmiarono e derisero nella medesima maniera usala col Salvatore, conficcandolo con chiodi e trapaitandogli il fianco con un pugnale. A misfatto così orrendo, sgorgò questo miracoloso Sangue in molta copia ; e coloro, confusi e sbalorditi, ma non ancora compunti, lo raccolsero entro un (i) Trattalo dette San. Hetìq., ec- Venezia, 1617, paj. »3 e seg.