o 513 ~ì> parti, e su cui sono attraversati nove ponti, tra quali quello d’ un solo arco e tutto eli marmo, sulla prima entrata della città volta a Venezia, mollo bello, e donde si gode un’ incantevole vista. Ha un porto, che vuoisi sia quello, coinè s’è detto, ricordato da Plinio col nome di porto d’Hedron, d’ ampio bacino. Ne lo difende un forte di forma esagona, detto di San Felice. Il ponte di pietra, che abbiamo notato tenerla congiunta al continente, è d’archi quarantatre, e lungo dugencinquanla passi. Delle molte saline che contavansi in antico, non avea, fino dal 1560, che una sola, la quale tuttavia è in piedi con cinta di muro, e vedesi rimpetto al porlo. Deve considerarsi qual sobborgo di Chioggia il lido di sotto marina, in cui v’ avea una bella chiesa alla Vergine detta della Navicella, costrutta nel secolo decimosesto, e adorna di riputate pitture; al presente è demolita. Nell’interno della città è una bella cattedrale a tre navi, la quale, distrutta da un incendio l’antica, che vuoisi fosse fattura del quinto secolo, venne eretta nel 1633 sopra disegno di Baldassare Longhena. Ila buone pitture del Palma, del Bassano, del Liberi, del Malombra, e pulpito e battistero ornati di sculture assai ricche, se non d’ottimo gusto. Il capitolo di questa cattedrale ha dato uomini illustri, e non è da tacere eli’ ebbe a decano il cardinale Pietro Bembo, li qui luogo a ricordare come sia Chioggia sede vescovile succeduta a quella di Malamocco. Ben quindici sinodi diocesani furono in essa celebrati, de’ quali gli ultimi cinque vennero in luce per le stampe. Molte chiese e conventi pntrebbonsi annoverare, tra sussistenti tuttavia, e tra ricordati dagli scrittori ; ma ci limiteremo ad alcune soltanto delle chiese tuttavia in piedi e date agli uffici divini. Tali sono la parrocchiale di Sant’Andrea, rifatta nel 1734, ma di antichissima data, a tre navi e con bel pavimento messo a mosaico, in cui nella cappella ad uso di battisterio è un altarino, già tabernacolo della chiesa più antica, opera egregia del Sansovino; la chiesa della SS. Trinità, un tempo Fraglia de Battuti, in cui sono a considerare alcune belle pitture, non però tante nè tali quali in altri tempi ; la parrocchiale di S. Jacopo, in cui conservasi la prodigiosa ima-gine della Madonna della Navicella, alla quale abbiamo accennalo, vol. ii, p. ii. 65