dalle lire 25 sali a computarsi a lire 27 e poi a lire 33 ; valore nominale in appresso sempre più accresciutosi, per modo che, nel 1740, gli speculatori o negozianti lo cambiavano con questi gazzettoni di puro rame anche in ragione di lire 52, o 54; ed in una tariffa del 1780, lo si vede raffermato dal Governo stesso a lire 48 di delta moneta di gazzette, in corrispondenza al ducato che ivi si mette a lire 17:6. • Come monete di provvisione per 1’ armata pare che a questo tempo sieno d’ascriversi quei gazzettoni di Candia, collo stampo già descritto, che s’incontrano contromarcati coi nomi di polo nani da un lato e di vict. vend. dall’altro, che potrebbero spettare a Paolo Nani, nel 1688 commissario pagatore nell’armata di Morea, e a Vittore Vendramino, che nell’anno stesso scortò ivi la pubblica cassa, e, qualche mese dopo, fu provveditore in campo sotto Negroponte, quando il doge Morosini ne tentò l’assedio. Omessa siccome affatto estranea al soggetto delle monele la denominazione delle varie medaglie ed oselle colle quali si celebrarono i fasti di questa prima guerra, e di quelle anche nella seconda guerra battute, principalmente al generale Schulemburg, per la difesa e preservazione di Corfù nell’agosto 1716; va piuttosto qui menzionata 1’ altra pubblica medaglia di determinato valore, in questa medesima occasione decretata dal senato in rimunerazione agli ufliziali superiori e alle milizie, che in quel fatto ebbero parte. Collo stesso disegno trovasi questa di doppio metallo e grandezza, la prima d’ oro del peso e valuta di due zecchini, e l’altra alquanto maggiore d’ argento del peso di grani 220 ed importo di mezzo ducato. Mostra nel dritto Venezia colle insegne ducali, seduta sopra trono, col leone a’piedi, in atto di distribuir il congiario ai soldati, colla leggenda : joan. cornelio pr. a. viii, cioè principatus anno octavo, e sotto : resp. ven. s. c., e nel rovescio una corona ossidionale, con rostro di galera nel mezzo, eli’ è lo scudo di Corfù, e la iscrizione di sotto : corcyra obsid. liber. in, cioè tertium, alludendo agli altri due assedi posti o minacciati da Solimano II nel 1537, e da Selim II nel 1574. Fu nel 1736, sotto il doge Pisani, che agli scudi o lioni si trovò