o 479 - artefice valorosissimo, qui trasferita dal vestibolo del Panteon romano, più volte edita ; poi collocata di fronte è l’altra statua colossale di Cesare Augusto, non però di mano pregiata. Intorno alla detta loggia disposte sono statue, basso-rilievi, inscrizioni, vasi lacrimatorii e cinerarii, fra le quali cose noteremo il torso di donna bellissimo sopra un’urna inscritta ; una lunga ed elegante inscrizione greca, riferita dallo Spon, emendata poi dal padre Montfaucon.: il frontispizio di un tempio antico; un capitello ed un basso-rilievo che offre Bacco ebro sostenuto da due putti; urna, sopra la quale posa un bel frammento di antica statua colossale di un guerriero. Delle quali preziosità ed altre parecchie, che conservansi ancora nelle sale supreme, parlarono infiniti scrittori, fra i quali il Vico, il Pan-vinio, Io Scolo, il Pacciaudi, il Pignorici, il Gasendo, il Pattino, lo Zanetti, il Maffei, il Morelli, il Moschini ed altri. Nelle accennate sale superiori sonvi affreschi preziosissimi di Gio. da Veline, ritratti di Tiziano, di Paolo, del Banano, del Tintorello, ec. XVIII. Galleria Contarini dai Scrigni, ai SS. Gervusio e Protusio. Pria di morire, con nuovo esempio di patria carità, donava il co. Girolamo Contarini all’ I. B. Accademia di belle arti la ricca sua Pinacoteca, e molti intagli e vasi del Giappone, come accennammo ove della B. Accademia. Ma quelle opere non eran le sole possedute dal Contarini. Altre ne rimasero nel palazzo, e principalmente nella sala de’ ricevimenti. In questa, che fornita è d’ alto in basso con dipinti dei maestri più celebri della scuola nostra, incassati nelle pareti, con cornici in ¡stucco, conservansi, fra le altre pitture, tele famose di Tiziano, del Giorgione, di Paolo, del Pordenone, del Tintoretto, ed il fregio ed il soffitto s’abbellano con opere distinte di Alessandro Varottari detto il Padoanino. Accenneremo ancora, che i molti ritratti decoranti le sopraporte dell'ampia sala e di alcun andito sono lavori reputatissimi di Pietro Longhi e di altri maestri. Abbiam voluto di tutto questo far nota, acciocché non si creda essere rimasto spoglio il palazzo dei Contarini pel fatto dono, come da alcuno si scrisse e si crede. XIX. Galleria e museo dei Giustiniani, sulle Zattere. Questa nobii famiglia che vanta, fra gli altri cospicui di sua prosapia, il proto-patriarca Lorenzo, e la beata Eufemia abbadessa del cenobio della Croce in Venezia, il di cui sacro corpo incorrotto si venera nel sacello disposto in questo stesso palazzo; vanta eziandio uomini che, amatori delle belle arti, curarono raccogliere in lor dimora molti e celebrati dipinti, ed opere antiche di scultura. Fra i primi nominiamo alquanti ritratti tlel Bussano, del Tintoretto, del Ponzoni, del Lotto, del Bambini, del Balestra ; poi opere del Liberi, del Vecchia, del Carlevaris, del Jtenieri, di Bonifacio, di Chiara Varot-turi, tutte queste raccolte nell’ ampia sala d’ingresso. Entrando nelle altre,