■o 98 *o- notcvole per la età in cui venne sculta, e perciò degna di far parie essa pure dell’ enunziata raccolla. Nella prossima cappella giace Marco Giusliniani, entro nobile urna, del carattere dell’altra descritta, perchè sculta nel 1347. Ma nella maggior cappella rifulgono i più bei lavori dell’ arte monumentale ; imperocché il superbo mausoleo, lavoralo ad onore del doge Andrea Vendramino, è fra i più belli bellissimo, se non nel suo genere affatto il primo. La dignità dell’ insieme, la magnificenza unita alla somma eleganza, lo costituiscono Ira i più insigni che siano siati eretti dopo il risorgimento delle arti. L’ orditura dell’ opera, composta tutta di fino marmo, e in molte parti lucente per ¡sparso oro, è la più semplice. Consiste in grand’ arco portato da magnifico basamento, e fiancheggiato da due ornatissime ale. Entro 1’ arco, nel sito più cospicuo, primeggia il ricco sarcofago portante la bara dell’ estinto duce. Non v’ha alcuna parte che non sia ornata : statue, basso-rilievi, fregi, meandri, festoni, arabeschi, medaglie, targhe, iscrizioni formano il vario e gentile corredo di questo singolare edifizio; ma son sì ben distribuite e annicchiate, che 1’ occhio, lunge dal sentirne tedio e stanchezza, ne prova indicibil diletto. La descrizione del solo basamento occuperebbe la penna di leggiadro scrittore. E piantato sopra Ire gradini, essi pure sorretti da una lista di marmo aggiunta a maggiore decoro. Su questi sorge un primo zoccolo assai basso, coronato da leggiera cornicetla e sostenuto dalla sua base, e somiglia ad un fregio entro cui si aggira un ornato che sente alquanto la gentilezza etnisca; ed è interrotto a giuste distanze da leggiadrissime patere con rosoni. Segue il maestoso piedestallo, oltremodo elegante per acconci modini c per ¡squisite sculture. Nel mezzo, due geni in vezzoso atteggiamento offrono la tabella che racchiude I iscrizione, ed ai lati, e precisamente sotto agli intercolunni delle ale, spiccano due basso-rilievi, ciascuno dei quali porta sculto un putto addossato quinci ad un capro, quindi ad un cavallo marino. Vince poi ogni espressione la ricchezza del sarcofago diviso da sei pilastrini, nel mezzo