Salvatore ; pregiatissima e pel macchinoso della composizione, e pel colorito, e pel disegno veramente lodevole. — Suo figlio Domenico, che dipinse, nella cappella più volte ricordata del Rosario, il Salvatore colla Vergine fra le nubi, e santa Giustina accorrente ad impetrare vittoria alle armi cristiane, con al basso i principali regnanti e generali che stringono la lega sacra contro il Trace, le’ chiaro aver qui avuto a stimolo il padre ed altri artefici insigni, poiché non avvi altra opera di lui che, come in questa, dimostri cotanto valore. Paolo Franceschi fiammingo, ma però discepolo del Robusti, lasciò, nella cappella del Rosario, 1’ Ascensione di Cristo con la gloria de’ Reati e molli Apostoli e Santi. — Altro discepolo del Robusti, sebben bolognese, fu Odoardo Fialetti, e nella sagrestia dipinse tre pregevoli quadri, in cui veggonsi, nel primo, il Salvatore fra una gloria d’ Angeli, e Domenico che riverente gli bacia il santo costalo; nel secondo, il prodigio del Santo medesimo, pel quale fa nascer dal suolo alcune monete per soddisfare le brame di un ma-rinajo ; e nell’ ullimo, lo stesso Patriarca operante la distruzione dei libri degli Albigesi. Anche nella scuola de’ Rassani si veggono buone tele ; e prima Francesco da Ponte, nella più volte nominata cappella del Rosario, colori i Magi che adorano il nato Gesù, ed i Pastori, che, dall’ Angelo avvertiti, si prostrano alla sorta salute d’lsraello, e finalmente il Nazareno orante nel Getsemani. — Poscia Leandro Bussano condusse sci dipinti, alcuni di merito distinto. Tali sono, il San Giacinto, che a piedi asciutti passa un fiume col frate compagno ; c il San Bonaventura genuflesso dinanzi a Maria, apparsagli col divino Figliuolo in mezzo a un angelico coro ; e la Triade Augustissima adorata dalla Vergine, dagli Apostoli e dai santi Domenico e Girolamo ; e il disotterramento del corpo di san Giovanni Damasceno, opera copiosa di figure e ben colorita ; a’ quali si debbono aggiungere gli altri, colla Annunziazione e col pontefice Onorio III, che approva la regola del patriarca Domenico. Nella sagristia poi veggonsi dodici mezze lune con vari Santi dell ordine de’ Predicatori,