«se* 268 «&- ed il basso-rilievo sprirncnle il prodigio della mula adorante 1’ Eu-carislia operalo dal Taumaturgo medesimo. XLV1I. Anno 1611. Chiesa di san cassia no, 'parrocchia. (S. ili S. C.J Vuoisi eretta dapprima questa chiesa intorno al 926 a cura delle famiglie Michele e Minotlo, fosse dedicata a santa Cecilia e venisse ufficiata da monache. Nel secolo X passava dalle monache ai preti, secondo rapporta il Galliciolli, il quale a lungo ne scrisse, e narra, sull’ autorità di parecchie cronache, essere stala eretta la prima volla non nel 926, ma nel 726 da Angelo Micheli: poi riedificata nel 926 ed intitolata al martire san Cassiano ; e quesla riedificazione attribuisce, sull’appoggio di altri documenti, alle famiglie dei Micheli, dei Minotti e dei Miani. La terza edificazione (piindi la pone al 1106 dopo il famoso incendio accaduto 1’ anno antecedente : mette la quarta edificazione nel 1205, per opera della famiglia Miani; assegna la quinta al 1350 circa, e questa compiuta la prima volta di muro, e posle allora le quattro colonne che trovansi nominate nel 1502, e che ancora si veggono impiegate a sostenere il fornice; e finalmente, assegna la sesta edificazione a quest’anno 1611. Ma per ogni altra particolarità risguardante la chiesa in discorso, vcggasi il citalo Gallicciolli (1). A parlar poi delle pitture che decorano bellamente quesla chiesa, annoveriamo : 1.' la tavola di Jacopo Palma seniore figurante il Battista nel mezzo, ed i santi Pietro, Paolo, Marco, Girolamo: degna di questo maestro, quantunque della prima sua maniera ; 2.“ la tavola di Leandro Bassano colla Visitazion di Maria, e i quadri dello stesso con la Nascita della Vergine, e con Zaccaria fra il tempio e l’altare ; 3.” la tavola del maggior altare di Jacopo Tintorelto con Gesù risorto, ed i titolari Cassiano e Cecilia ; e del Tintorelto medesimo i due quadri laterali della cappella maggiore con la Crocifissione e la Discesa al Limbo, e finalmente i piccoli comparti della cantoria dell’organo. — Lasciando di annoverare altre tavole e tele, ed il soffitto ancora, dipinto nello scorso secolo, diremo di (i) Voi. vi, lib. ili.