•=$*■ 377 <>*>• orme di esso. — Alla medesima scuola di questo ultimo appartiene Gianbettin Cignaroli, che se avesse fiorito in tempi più fortunati per 1’ arte, sarebbe giunto a tanto da poter rivaleggiare co’ primi campioni, sì avea contratto da benigna natura indole e genio potenti. Ma, nato in questa età, fe’ del suo meglio per torsi dalla strana e bizzarra maniera venuta in voga, collo studiare a tutto uomo sulle tavole degli antichi maestri. Quindi potè dare alle sue tele sapore, grazia, verità, rilievo, morbidezza, grandiosità, lucidezza. — Molte tavole condusse per la sua patria Verona, per le terre circostanti, per gli esteri, e prime di tutte sono da annoverarsi la morte di Rachele nella Accademia Veneta ; la Vergine Assunta per Rovato, nel territorio di Bassano ; la Sacra Famiglia per le suore del Sale-sio a Madrid. Fu in vita molto onoralo da principi, e Giuseppe II, che il visitò, ebbe a dir poi, di aver veduto in Verona due cose rarissime, l’anfiteatro e il primo pittore d’Europa. — Altri minori artisti conta Verona, finalmente, e, per tacer dei più oscuri, nomineremo soltanto Marco Marcola e Francesco Lorenzi, il primo pittore universale, speditissimo nel lavorare, ferace nelle invenzioni, ed il secondo ottimo frescante e ad olio, sulle orme sempre del Tiepolo di lui maestro. Alla inferior pittura non son mancati in quest’ epoca artisti riputatissimi. L’ arte di dipingere a pastelli crebbe a più alto grado mercè di Rosalba Carriera, la quale, avuto insegnamento da Giovanni Antonio Lazzari, veneto, alla di cui fama nocque una ingenita timidezza, si avanzò tanto, in questo genere di pittura, che i di lei pastelli uguagliarono talora nella forza le pitture a olio. Si sparsero, fin da eh’ ella viveva, per l’Italia e fuori ; nè solo piacquero per la nitidezza e beltà del colore, ma sì ancora per la grazia e nobiltà del disegno. Le sue Madonne, e le altre pitture sacre, comparivano gentili insieme e maestose ; e i suoi ritratti cre-scevan di pregio senza nulla perder di vero, come si posson vedere, fra gli altri, i due posseduti dalla R. Accademia, e in casa Zanetti a S. Maria M. D. — Ritrattista buono fu anche Nicola Grassi, allievo del genovese Cassana, e competitore di Rosalba. Nè è da spregiarsi vol. i, p. h. 48