134 Annali d’ Italia. della Lega contratta con gli Svizzeri e coll’ Imperadore. Ne provarono non lieve affanno i Veneziani, foli in Italia collegati colla Francia, i quali affaldarono toilo otto mila fanti, con inviarne dipoi fui Brefciano cinque mila, e Lande quattrocento, e cavalli leggieri cinquecento, fotto il comando di Teodoro Trivul^io , e di Andrea Grati Legato. Perchè fempre più s’ingroffava in Reggio l’Armata Ponti-fizia, il Lautrec mandò a Parma dugento uomini d’armi, e quattro mila fanti Guafconi, comandati dal Signor dello Scudo fuo Fratello, e da Federigo Signor di Bovolo. Occupò dipoi Buffeto, e tutto lo Stato di Crijìoforo Pallavicino, a cui tolfe anche la vita, perchè ac-cufato d’intelligenza col Papa. Fu fatto in queit’ Anno un tentativo da gli Adorni e Fiefchi, per cacciare di Genova Ottaviano Fregojo e i Franzeii, tutto a fommoffa del Papa, che loro fomminiftrò fette Galee di Napoli, e due delle fue ; ma rimafe fconcertato il loro clifegno. Ordito ancora un tradimento, per occupar la Città di Como, a nulla giovò. Chiamò Papa Leone a Roma Profpero Colonna, il quale era ilato dall’Imperadore molto prima creato fuo Generale, per concertar feco la meditata imprefa del Ducato di Milano. ConduiTe eziandio Federigo Marchefe di Mantova con titolo di Capitan Generale della Chiela. Si fece a Bologna la maifa delle genti Pontifìzie e Spa-gnuole ; e il Colonna , che dovea, come capo, comandar quell’Armata, dopo molti dibattimenti s’inoltrò verfo Parma, e incomincion-ne l’afTedio nel Mefe d’ Agofto, principalmente dalla parte verfo Ponente. Giunfero ad unirfì feco otto mila fanti Tedefchi, venuti di Germania, e'il Marchefe di Mantova con trecento Lancie , e cinquecento cavalli Ungheri. Talmente giocarono le batterie, che i Franzeii giudicarono meglio di ritirarli dal Codiponte, cioè da quella parte della Città, che è di là dal fiume Parma. Grande allegrezza fecero quegli abitanti al vederfi ritornati fotto il dominio Ecclefìafti-co. Ma cefsò ben prefto la loro fetta, perchè entrati i foldati diedero anch’effi con fefta grande il facco a tutte le lor cafe . L’Anonimo Padovano fcrive, che vi commifero le maggiori fcelleratezze del Mondo, e che il Colonna fece impiccar quanti fanti erano penetrati in un Moniftero di Monache. Si diedero pofeia i Collegati a maggiormente ftringere e bombardare 1’ altra maggior parte della Città , polla al Levante, e l’aveano ridotta a tale per ifearfezza di vettovaglie, che n’ era vicina la caduta. Tempeftava lo Scudo il Signor di Lautrec fuo Fratello, per ottenere foccorfo. Ma quefti affai lentamente procedeva, e contuttoché aveife una buona Armata, comporta di cinquecento Lancie, fette mila Svizzeri, quattro mila fanti venuti