s fra i Potentati d’ Europa . So, che in trattando di avventure lontane da’ notòri tempi, e di perfone, che paiTate.all’ altra vita fi ridono delle dicerie de’ pofteri, maggior libertà gode , o dovrebbe godere lo Storico per profferire i Tuoi giudizj . So altresì, che non va efente da pericoli e doglianze altrui, chi efercita queilo meftiere in parlando di cofe de’ noitri tempi, e di perfone viventi, ftante la delicatezza , che in elio noi ingenera 1’ Amor proprio. Noi accogliate volentieri la Verità in ctfa altrui : non così nella noitra. Contuttociò lpero io di non avere oltrapaiTati i limiti della libertà , che conviene ad ogni onorato Scrittore: perchè non F Amore, nè 1’ Odio, ma un puro defiderio di porgere il Vero a miei Lettori, ha per quanto ho potuto regolata la mia penna . Se anche quefto Vero io tal-ora non 1’ avefli raggiunto, ciò farà avvenuto per mancanza di migliori notizie, e non già per mala volontà. PRL V,