Anno M D L X X V I I I. Anno di Cristo mdlxxviii. Indizione vi. di Gregorio XIII. Papa 7. di Rodolfo II. Imperatore 3. Alessandro Farnefe, Figlio primogenito di Ottavio Duca di Parma e Piacenza , e di Margherita d’Auflria Figlia di Carlo V. Im-peradore, portò dall’utero materno un genio bellicofo , ch’egli poi maggiormente andò accrefcendo colla pratica delle Armate, e coll’e-fercizio dell’Arti Cavallerefche. Al valor dell’animo, che prometteva un Eroe, corrifpondeva anche il vigore del corpo; ed era perciò tenuto per una delle brave fpade, che allora fi contatterò in Italia. A-vea già fatto il noviziato della milizia nella Flotta di Don Giovanni d!’ Aujìna fuo Zio, ed allorché riportarono i Crilliani l’infigne vittoria di Lepanto contra de’Turchi, fece maraviglie di fua pedona. Trova-vafi egli in Abbruzzo colla Madre, quando venne ordine di Filippo lì. Re di Spagna, che tornafl’ero d’Italia in Fiandra le milizie Spa-gnuole già licenziate dal fuddetto Don Giovanni. Deiìderò etto Monarca, che in tal congiuntura anche Aleflandro paflafle colà. Fu egli parimente invitato con più lettere dallo {letto Don Giovanni; e il Pontefice Gregorio col Cardinal Farnefe aflaittimo approvò la di lui andata. Nulla più che quello fofpirava il Principe di Parma, e però fenza che il tratreneflero le lagrime della Madre, colà s’inviò. Giunto in Fiandra fui fine del precedente Anno, trovò quivi in pefllmo flato gli affari del Re, e decaduta non poco la fanità di Don Giovanni. Uni-ronfi intanto le milizie venute d’Italia, parte Spagnuole e parte Italiane, con altre raccolte in Borgogna e Germania, tutta gente feelta , con cui fi formò un corpo di diciotto mila foldati. Vai) Capitani Italiani di gran nome fra etti militavano. Ottavio Gonzaga Generale della Cavalleria, Annibaie Gonzaga, Vincenzo Carrafa, Pirro Malvezzi, Giambatifta, e Camillo del Monte, ed aflaiffimi altri. Accadde, che i Fiamminghi confederati avendo unita un’ Armata di venti mila combattenti, s’erano metti in capo di cacciar Don Giovanni da Namur, e colà a quello line a bandiere fpiegate s’inviò 1’ efercito loro. Ma appena furono a villa di quella Città i Ior Capitani, che probabilmente informati delle forze di Don Giovanni, batterono la ritirata, e s’incamminarono per ricoverarfi a Gemblù, o fia Geblurs. Avea Don Giovanni già ordinate le fue fchiere, credendo venuti i nemici per un fatto d’armi,- udito poi ch’ebbe, come retrocedevano, fpinfe loro dietro la fua cavalleria, alla tetta di cui volle effere il Principe di Tomo X. E e Par-