9 8 o£> Nel XVIII (dal 1703 al 1792) : Serafino di Mitilene; Pietro dott. Casimati corcirese; Alessandro Cancellano di Giannina ; Marcantonio dott. Maderò cretense, custode della Marciana ; Eugenio Bulgari, Nettario Zambelli leucadio e Spiridione Millia corcirese, predicatori; Crisanto Moscopulo; Spiridione Palazzol Scordilli corcirese. Nel XIX (dal 1800 al 1833) : Giovanni Litino di Zante, professore in Padova ; Demetrio Pano di Calarrita; Spiridione Petrettini corcirese. — E tuttavia non sono che pochi dei molti che potrei riferire. Alcuni ricordati con lode o da’ loro contemporanei, 0 da scrittori che ne hanno parlato più o meno distesamente ; altri autori di opere pubblicate non pur in Venezia, ma in altre parti d1 Europa : e oltracciò curatori ed emendatori di libri greci. Uffizio oggidì mal prezzato, da pochissimi bene adempiuto ; ma riguardevole ne’ secoli anteriori, e solo confidato ad uomini veramente dotti (1) ; di che più decreti in vari tempi divulgava il Senato veneto. Che se di quelli, ond1 è fatta sin qui menzione, e d1 altri ancora non accennati, studiosamente raccogliessesi quanto di lor notizie dopo tante ruine e tante calamità ci rimane, sarebbe lavoro non forse inutile alla storia delle moderne lettere greche. Ora per ritornare alla nazione e alla chiesa, lo stato delle cose all1 uscita del seco- lo XVIII era in pace e ricchezza piene. Ma il numero delle famiglie assai menomato ; chè di case mercatantesche sole quarantaquattro se ne contavano (1796) ; e anch’esse negli anni appresso, per li copiosi traffichi di Trieste, Livorno e altri luoghi, a poco a poco mancate presso che interamente. Ogni prosperità, ogni opulenza della chiesa già erano con la repubblica scomparse. Novemila novecento settantasei ducati perdeva d'argenti deposti nella veneta zecca ; là dove di capitale impiegato ne avea quattrocento sedicimila novecencinquanta effettivi (cioè franchi 1,667,800 ): del cui frutto tremila seicentotrentatre ne pagava ogni anno per cagion di legati. Ora sopra quel capitale (separatone per altro e a future risoluzioni serbato quello di Tommaso Flangini) furono, per un accordo seguito colla Congregazione di carità il dì 27 maggio 1812, assegnate lire italiane quattromila ottocento annue; con questo, che degli ammalati greci fosse libera l1 accettazione nell1 Ospedal civile. Per sì fatto modo venuta in povertà la chiesa, restò delle pie instituzioni, degli atti benefìci tutto quanto il carico alla nazione. La quale, facendosi mallevadrice pei maggiori bisogni, tra per continue largizioni de1 confratelli e per limosine avventizie fu sempre soccorritrice degl1 indigenti, e sollecita del sacro decoro. E nuove discipline ponendosi al reggimento economico (da remoti tempi affidato al Capitolo dei quaranta e giunta ), fu creata, col nome di Consulta, una deputazione rappresentativa, composta, oltreché del guardiano, due governatori e un vicario (che formano la Banca), di due sindici, due contraddittori e quattro deputati, eletti dal Capitolo temporalmente. I quali di conserva amministrano gl1 interessi de1 pii stabilimenti e le rendite della nazione ; salva ogni altra regola e disciplina della Scuola (di che più sopra è scritto) e l1 assoluta autorità del Capitolo di eleggere, rimuovere, concedere, deliberare, sancire (2). In seguito i mutamenti delle pubbliche e private fortune, la morte di molti, la partenza di alcuni altri, che in Venezia viveano profughi dai disastri della sollevata lor patria (1821), avendo notabilmente scemato il numero de1 nazionali, erano inevitabile impedimento alla elezione dei nove per ciascuna delle patrie già mentovate. Sicché, svaniti 1 prudenti rispetti che codesta forma di elezione avevano consigliata, fu dalla nazione- (1) Gio. Mindonio nella sua dedicazione de’ Menei. Venezia, Spinelli, i55i, fol. (a) Regolamento economico, ecc. Venezia, Glichi, i8ai.