XXXIX » che 57. erano i Cardinali Elettori, e che 35. di eiìi dal primo gior-» no del Conclave, che fu il dì 11. di Gennajo ad Sacellum Pauli »aperto, ut ajunt, Jcrutimo in /Ipojìoìica Romana Sede collocatila de-»duxerunt il Cardinal Giulio Antonio Santorio, detto di S. Severina; » ma che Iddio avea decretato, che Ippolito Aldobrandini foiTe eletto, »Tra ’Idi 11. e il 30. di Gennajo, in cui fu eletto Clemente Vili. » fono diciotto giorni foli. Come mai potevanfi in sì breve tempo efer-» citar que’due meitieri, ne’quali è necefl’ario fopra tutto un lungo »> efercizio.'’ Quel che è peggio, il zelo del Pontefice per collocar fui »Tròno di Francia un Re pio, e difenfor della Cattolica Religione, » e la di lui coilanza ne’tre anni lèguenti in non voler ammettere 1' » abjura creduta politica di Arrigo IV. l’Annalitla la dichiara durezza » fino a dir l’anno 1 594. E che farebbe poi Jìdto, fé i Prelati di Fran-» eia, che in addietro avevano propoflo di creare un Patriarca, irritati » maggiormente ora dalle di lui darete aveffero efeguito un si fatto prò-»getto? Gli conviene però fpiegare all’anno feguente le caufe, per-» chè il Pontefice non accettò l’alfoluzione de’Vefcovi di Francia, »anzi la dichiarò nulla, ed afiolvette egli folennemente il Re, che » per fuoi Procuratori Perona, e OiTat nell’Atrio di S. Pietro a por-» te chiufe abbjurò tutte le erefie, fece la profeffion della fede, ri-» conobbe per nulla l’alToluzione de’Vefcovi, ed accettò le condizio-» ni, e penitenze, che gli furono ingiunte. Inoltre avendo finquì mef-» colato il Pontefice nelle mire politiche del Re Cattolico fotto il pre-» tetto della legafanta, e perciò inoltratolo tempre contrario a rice-» vere nel grembo di Santa Chiefa il Re Arrigo , lo libera affatto da » tal fofpetto, fcaricando tutto il biafimo fui Re Filippo II. imprefa pe» » rò di tanto rilievo la dice condotta a fine dal Cardinal Toledo, e »da Cefare Baronio Confeflore del Papa a perfuafione di S. Filippo » Neri, che morì in quello medefimo anno a’26. di Maggio prima del-, »la lòlenne riconciliazione fatta a’17. Settembre. » L’an. 1596. e gran parte del feguente poca figura fanno le cofe »d’Italia in qiu-tli Annali. La lega di Arrigo IV. colla Regina Elifa-»betta, e il grande armamento nivale de gl’ Inglefi, che disfecero 1’ » armata Spagmola a Cadice; le prodezze del Duca di Guifa tornato »in grazia nella Provenza, di cui gli fu dato il governo; quelle dell’ » Arciduca Cardinale Alberro in Fiandra ; e i progreifi delle armi Cri-» ttiane in Ungheria, appena laiciano luogo al General de’Frati Mino-. » ri mandato dal Papa a fpiar gli animi di Arrigo, e di elfo Cardina-»le, e ad ìthllar loro pontieri di pace; e al Cardinal Legato Aleffan-» dro de'Medici mandato in Francia per maneggiar la pace tra Arri-« go IV. e Filippo il. Tutto ciò apparsene ai 1596. cui conchiude un* » riflef- /