Annali d’ Italia; Generale Girolamo Zeno . Unironiì quelle forze Criftiane alla Suda in Candia , ma con provarti anche allora, che le Leghe non fon diverfe da i Lenti, difficili ad accordarfi, troppo facili a fcordarfi. Niuno a-vea preveduto, e certamente non s’era provveduto, a chi dovette toccar la preminenza , ed anche la principal direzione della Flotta combinata, pretendendo quell’onorevol pofto cadaun de’Generali per varie loro ragioni. Si perdè gran tempo ad afpettar le iftruzioni e rilo-luzioni delle Corti; e intanto entrarono varie malattie epidemiche, o pur la vera Peftilenza nelle Galee Veneziane, che fconcertò di troppo le mifure prefe. In una parola, tante armi de’Criftiani nulia avendo l'ervito per la difefa di Cipri, iì riduffero a’quartieri di verno, nè fi potè contare alcuna riguardevole loro imprefa . Non così avvenne alla porentiffima Flotta Turchefca, la qual fu creduta da alcuni, che afcendeffe a trecento vele. Approdò con tante forze a Cipri il Bafsà Multafà Generale di terra di etti Turchi, ed infieme Pialy Bafsà Generale di mare . Se più gente e più coniglio foiTe flato in quell’Ifola, forfè loro fi potea impedire lo sbarco. Ma le Cernide riattarono di comparire alla difefa ; i villani maltrattati da quella Nobiltà , accolfero a braccia aperte i Musulmani. Sbarcata la prima gente , tornò Pialy verfo Terra ferma , per condurre un nuovo convoglio. Voce comune fu , che in più volte fettinta mila combattenti almeno , fra’quali circa fei mila cavalli ed altrettanti Giannizzeri, fmontaffero in quellTfola. Imprefero que’ Barbari nel dì 25. di Luglio 1’ attedio di Nicosìa , Città Capitale del Regno , eh’ era ftata convenevolmente fortificata e provveduta di viveri, ma mal fornita dipre-fìdio valevole a render vani gli sforzi de’Turchi, o almeno a difficul-tarne i progretti, perchè confiltente in foli mille e trecento fanti Italiani pagati, e in quafi altri otto mila Ciprioti, parte nobili e parte plebei, quafi tutta gente inefperta alle azioni di guerra . Contuttociò in quindici attalti furono ributtati i Turchi, e durò quell’ attedio fino al dì nove di Settembre, nel quale sì fieramente retto combattuta la Città, che v’entrarono vittoriofi gl’infedeli. Orrido fpett3Colo allora lìvide; più di quindici mila Criitiani, fra’quali fi contò gran numero di fanciulli minori di quattro anni, furono mefìì a fil di fpada ; il retto di que’ Cittadini condotto in una mifera fchiavitù, pochi effendofene Tal-vati ; ogni sfogo di libidine anche più nefanda ivi fi efercitò ; e perchè la Città era ricchittima, gran preda fu fattada que’cani. Dopo tale acquifto, vilmente fi rendè Cerines, nè altro Luogo dell’lfola fece da lì innanzi refiftenza, fuorché Famagòfta , Città principale dopo Nicosìa. Poco flette Muftafà a mettere il campo intorno ad ef-