3S4 Annali d’ Itali k'. lee, oltre a una gran quantità di Legni da carico, Galeotte ed altre vele minori . Sul line d’ Agofto giuniè al fuddetto Pegnone quello potente sforzo de’ Criftiani, e in poco tempo s’inlìgnori di quel pollo , dove poi furono lafciatidi prelìdio ottocento fanti. Fece nel mefe di Giugno del preferite Anno una rara rifoluzione Cojìmo Duca di Firenze. Alcuni incomodi di fanità aveva egli patito , e però si per proprio follievo, come per addellrare il Principe Don Francesco fuo primogenito al maneggio de gli affari, cedette a lui il governo de gli Stati. Era allora il Principe in età di ventiquattro anni, e la prudenza ed attività fua l’aveano già fatto conofcere per abiliifimo a quello pefo . Rifer-vò a sè Colìmo il titolo e la Dignità Ducale, e da li innanzi lì riduf-fe come ad una vita privata , prendendo diletto delle Ville e de’Luoghi folitarj. Gran ribellione intanto bolliva in Corlìca, dove que’Po-polilì mollravano mal foddisfatti del governo de’Genovelì, come ancora è avvenuto , e più drepitolamente , di nuovo a’ di nollri . Capo de’ribelli era un Sampiero, uomo fiero di quella Nazione , il quale ancorché avefle medo in rotta tre mila foldati Genovelì fpediti contra di lui, pure perchè gli mancavano forze da tentar cofe maggiori da per sè, fece almeno quanto potè per muovere qualche Principe, che afl’umelTe l’acquillo di queirifola, ma fenza trovarne alcuno. Tanto innanzi andò quell’izza, che protellarono que’follevati di volerli più todo dare a’Turchi, che tornare all’ ubbidienza della Repubblica di Genova: precipitoso consiglio , che lì è fatto udire anche ne’tempi no-llri. In mano d’elfi Genovelì rellavano le principali Fortezze, e riu-fcì loro di ripigliar Portovecchio coll’aiuto deU’Armata Spagnuola, che ritornava dalla conquida del Pegnone. Anno dì Cristo mdlxv. Indizione vili, di Pio IV. Papa 7. •di Massimiliano li. Imperadore 1. Avvenimento fopra modo ilrano parve 1’edere nel Gennaio di qued’Anno fcoperta una congiura contra del Pontefice Pio IV. il quale manfueto e clemente, non odio, ma amore, cercava pur di rilcuotere da ognuno ,• nè certamente alcun danno o difpiacere a-vea recato a chi meditò di torre a lui la vita . Fu eda cofpirazione tramata da Benedetto Accolti, Figlio del fu Cardinale Accolti, ed in ella concorfero il Conte Antonio Canoffa, Taddeo Manfredi, il Cavalier Pelliccioni, Profpero Pinorio, ed altri, tutti gente di mala vita, e gente