li »mondina dì Princìpi, nella quale certamente eccellenti furono in quefli »tempi ejfo Pontefice, e Ferdinando il Cattolico. Carattere o vero o »fallo, fatto eia lui a quelli due Principi a lpefe del Guicciardino , » Scrittor veridico, ma poco mifurato. 1 veri caratteri delle perfone , le molte ckcoftaiue degli affari, » ei fini politici avrebb’ egli fpecialmente potuto apprenderli dalle fendiate concioni, talvolta ancora fatiriche, e fondate fui fallo, con pa-» ce del buon microjcopio, delle quali è ripiena quella iloria. Ma que-» Ile egli le rigetta infierne con quelle del Giovio come fatture lo-»ro. Ónde in vece di render gli Annali fuoi, fe non generalmente utili, e grati, almeno non difeari agli eruditi, imitando al » po/libile Livio, o Tacito; cioè ferbantto iniiem coll’iilituto fuo »di compilatore , la maellà, e l’integrità della iloria, ilendendo-»ft, quanto baila fuile avventure di momento, e paitando a vo-» lo l'opra tanti minuti fattarelli, parte de’ quali non fecer molto » plaufo al Guicciardino medeiìmo : gli ha diileiì in maniera, con » ammaliar tanti fatti, anche minuti, con efpreilìoni nimiche ne’ » racconti più ferj , e col*dichiararfi dappertutto appaffionato, da nau-» iear gli eruditi, e da difpiacere univerfalmente a chi vorrà leqgere, » che tale è la direzione di queili tre ultimi Tomi. Baili finquì del » generai lavoro della continuazione degli Annali d’Italia : e paflìa-» mo a riferire il Primo Tomo. * ' * » Comprende eilo cento anni appunto.: dagli ultimi due di Alef-» i’andro VI. agli ultimi di Clemente Vili, terminando col 600. In » tal tempo governarono la Gliela diciotto Pontefici, e foli cinque » Imperadori empierono tutto il Secolo. Noi lo divideremo in tre Ar-» ticoli, a fine di non riufeire troppo lunghi, con tutta la ilerilità »l’opra detta, e comprenderemo in quello primo Articolo foli 34. » anni, fino alla creazione di Paolo III. in cui termina la lloria del »Guicciardino. Onde riferiremo fedelmente ciò, che a noi tocca in » tempo di lei Pontefici AleiTandro VI. Pio III. Giulio II. Leone X. »Adriano VI. e Clemente VII. dall’a’nno nono di Malli mi lia no 1. che »fa una mefehina figura in ‘quelli Annali, al 17. di Carlo V. che ve » la fa per avventura troppo egregia. »Nel Giornale dell’Anuo 1747. (pag. zy S.) ci proteilammo , che » d’AleiTandro VI. e del Duca \ alentino avremmo poco favellato, »perciocché il Lettore n’è meglio informato dell’Annaliila mede-» fimo : tanti fono gli Scrittori sì editi, che inediti, i quali ne regi-» Unirono fin le minutifiime azioni. I Diarj de’due Maeilri di ceri-» monie Giovanni Burcardo , e Sebatliano di Branca Talini meritano » il primato rra tutte le altre 0 memorie , o iilorie,4e quali: florentibus