¿66 Annali d* Italia. ad imbarcarti a Marfiglia, e giunto a Livorno, pafsò dipoi a Ferrara, dove nel dì 26. di Novembre fece la Tua (bienne entrata fra le giulive acclamazioni del Popolo fuo. Finì inoltre i fuoi giorni nel dì 17. di Agoito Lorenzo de Pnuli Doge di Venezia, a cui nel dì primo di Settembre fu foftituito Girolamo de Priuli fuo Fratello . Anno di Cristo mdlx. Indizione ih. di P 1 o IV. Papa 2. di Ferdinando I. Imperadore 3. AVeano abbaitanza imparato i Cardinali, che penfioni portafTe fe-co il collocare nella Cattedra di San Pietro de’cervelli bizzarri, e delle tede troppo calde; e però aveano cercato nell’ulrimo Conclave di dare alla Chic-fa di Dio un Pontefice di natura manfueta, e dotato d’una placida e benigna faviezza. Per tale fu riconofeiuto il Cardinal de’Medici, divenuto Pio IV. perfonaggio efperto de gli affari del Mondo, amante de’Letterati, e di tutte le perfone di merito, li-imofiniere, e d’altri bei pregi ornato. Era egli di nazion Milanefe , di Famiglia onorata, ma non cofpicua. I fuoi itudj e le lue Virtù l’aveano condotto a poco a poco alle prime Dignità, e a ciò contribuì ancora il gran credito, in cui era falito fuo Fratello, cioè Gian-Giacomo de’Medici Marchefe di Marignano, giunto ad effere , iìccome abbiam veduto, uno de’più valoroii Condottieri d’armi in Italia. Diede egli principio al lodevoliffimo fuo Pontificato coll’annullare , col correggere, o mitigare varj Decreti ed Atti del precedente ineforabile e rigido Papa. Avea finqui il Pontefice Paolo IV. oilinatamente , e non ienza fcan-dalo, ricufato di riconofcere per Imperadore Ferdinando 1. Auitriaco, e di ricevere fuoi Miniftri in tale qualità. Fu follecito Pio IV. ad ammettere il fuo Ambafciatore, e a riitabilire la buona armonia fra la fan-ta Sede, e l’Augufto Monarca . Alle preghiere ancora de’Cardinali perdonò al Popolo Romano il trafeorfo della pallata fedizione, purché fi rifaceifero i danni. Nel dì 31. di Gennaio fece la promozione di tre Cardinali, cioè di Gian-Antonio Serbellone fuo parente, perchè di tal Famiglia fu la Madre fua ; di Giovanni de Medici, Figlio di Cofimo Duca di Firenze ; e di Carlo della Nobil Caia de’ Conti Borromei, Figlio del Conte Giberto, e di Margherita fua Sorella, che giovinetto camminava già a gran paiìì alla Santità . Per due continui anni avea penato nelle carceri Giovanni Cardinal Morone, uno de’più infigni Porporati d’allora, per lòfpetti d’Ereiìa, che erano troppo alla moda in