Anno MDXCI. 47y quelle mafnade,e condotto a Firenze , quivi trovò quel fine , che conveniva a i meriti fuoi. Non pattarono già con eguale felicità gli affari ne’ contorni di Roma , dove Marco Sciarra con grolle bande di quella mala razza, imponendo grofie taglie a quanti ricchi, ed anche Vefcovi, gli cadeano nelle mani, faccheggiando le Terre, bruciando le biade mature, e commettendo altri mali, ogni dì più «’ingagliardiva. Per reprimere coftui Onorato Gaetano Duca di Sermone-ta, Virginio Orfino , Carlo Spinello venuto con molte fchiere da Napoli, ed altri Nobili Baroni, ufcirono in campagna, fecero varie zuffe, ma in fine , trovando poco onore e men profitto contra di tal gente brava e difperata, furono corretti a lafciare ad altri l’im-prefa. BastavaIo zelo della Religione , di cui fommamente era accefo Papa Gregorio, perch’egli tutto s’intereflatte nella difefa de#Cattolici di Francia -, ma vi aggiunfero le forti iftanze di Filippo IL Re di Spagna , divenuto manifello Fautore dell’unione, o fia Lega chiamata Santa , per motivo anch’egli di Religione , tuttochéfoffe creduto , che altre ragioni di Politica , e di profittare per sé in quelle turbolenze, fi miichiattero in quel fuo impegno. Pertanto il Pontefice fi obbligò di pagare ogni mefe alla Lega fuddetra quindici mila feudi d’ oro ; inviò anche lettere fulminanti in Francia contra del Re Arrigo , e de’ fuoifeguaci, le quali, fe crediamo a gli Scrittori Franzefi , cagionarono più toilo male che bene, perchè efacerbarono forte quel Re, in tempo ch’egli dava fperanza di ricevere irruzioni intorno alla Religione, e moiirava difpofizioni favorevoli al Cattolicifino . Oltre a ciò il Papa ordinò, che fi affoldaiTero a fue fpefe fei mila Svizzeri, due mila fanti Italiani, e mille cavalli. Aveva egli creato Duca diMon-temarciano ( giacché quel Feudo nella Marca era itato confifcato per la ribellione di Alfonfo Piccolomini ) il Conte Ercole Sfondrati fuo Nipote , con avergli anche conferito il grado di Generale della Santa Chiefa, ed altri onori. Volle egli, che queilo fuo Nipote avefl'e il Generalato delle fue milizie deilinate in aiuto della Francia ; ma que-fte fi andarono lentamente adunando, ed arrivò il Mefe di Luglio, che non erano peranche partite dallo Stato di Milano . Si moflero in fine, e con grandi ilenti pattando in Lorena, e patendo una grave diferzione, ben tardi fecero la loro comparfa in Francia. Dicono, che etto Papa fpendeffe per quella guerra più di un mezzo millione di Scudi d’oro della Camera Apoilolica, oltre a quaranta mila altri di boria propria . Anzi il Campana fcrive , efferfi fatto conto , che ne’ pochi meli di vita di quello Pontefice fotte fpefo vicino di tre mi Ilio ni di Duca.-