Annali d’ I t a l i a: ta e continuata pioggia, che i Fiumi tutti in quelle parti, e fpezial-mente il Tevere, iòpramodo gonfiati, traboccarono fuori dal letto loro . A riferva di pochi luoghi ne retto inondata tutta Roma, e con tale altezza d’acqua , che aflaiflime perfone iviperderono lavita,viro-vinarono molti pubblici e privati edifizj , s’empierono di acqua tutti i fotterranei, tutti i fondachi e le botteghe, con perdita d’innume-rabili merci, vettovaglie , e beltiami. Memoria nonv’era, che tanti danni averte mai recato 1'efcrefcenza del Tevere, fioche fu creduta la gran perdita , che allora avvenne , non inferiore alla precedente del facco di Roma . Trovandoti allora , come dicemmo , il Papa in tiro, dove non potea ricevere per cagion di querto diluvio gli alimenti, prefe il partito di ritirarli a Roma; e con gran pericolo fuo e di tutta fu a Corre cavalcando, 'fempre coll’acqua alla pancia de’cavalli , pervenne alla Città . Ma volendo paffare al Palazzo Pontificio, trovò tutti i Ponti o fracaffati ( fra’quali quel di Silfo ) o pure coperti d’ acqua; nè parimente reftandogli maniera di entrare in Cartello Sant’ Agnolo, fu necertitato a ricoverarli a Monte Cavallo a Santa Agata, finché tornaflèro Tacque al confueto lor letto. Vi tornarono ben erte, ma il lezzo , e puzzo lafciato in tanti lìti fotterranei , fi tirò poi dietro una gran peltilenza , cioè mali fopra mali. Poco nondimeno profittò di sì fatti avvifi il Pontefice, e lanciando piangere chi volea , continuò i fuoi difegni politici pel fempre maggiore ingrandimento e lu-itro di fua Cafa. Io non so, come quefta fiera inondazione venga rapportata nel Novembre dell’Anno feguente nella Storia del Segni. Sarà un errore di ftampa. Il Surio,Fra Paolo Carmelitano, ed altri ne parlano all’Anno prefente . Il Varchi la mette ne’primi giorni d’Ottobre, e con lui vanno d’accordo gli Annali Manufcritti di Ferrara. E tal notizia vien poi mefla fuor di dubbio dalle memorie in marmo elìcenti in Roma , e riferite da Andrea Vettorelli . Nè fi dee ommet-tere, che nel Marzo di queft’Anno X Augufio Carlo inverti delle Ifole di Malta c del Gozo l’inclita Religione de’Cavalieri Gerofolimitani dello Spedale, dianzi chiamati i Cavalieri di Rodi, i quali ne prefero il pof-ferto, con formar ivi uno inefpugnabil baluardo in ditela del nome Criftiano contra de’Turchi e Mori. Lo Strumento imperiale fi vede dato in Caftelfranco nel dì 24. di Marzo. Come ciòfia, lafcerò, eh’ altri lo infegni , potendoli di qui argomentare , che Celare in quel giorno , e non già nel dì 22. fi moverte da Bologna . Ma il dì 22. è affai fpecifìcato nel Diario riferito dal Rinaldi, e nel dì 25. 1J lmperado-re fi trovava in Mantova . Anche gli Annali Manufcritti di Ferrara ci articurano, ch’egli fi partì da Bologna nel dì 22. di Marzo. Anno