-<ìo 477 oO- però fama più preziosa ed eletta. Parlo d’Antonio Fanna e di Pietro Tonassi, rapito l’uno, or fa due anni, da immatura morte; l’altro ritornato, non ha guari, dopo lunga assenza, fra noi; seguaci am-bidue di severa scuola, e conoscitori profondi d’ogni musicale artificio, quantunque tratti da diversa natura per diversa via, l’uno miniatore finissimo, l’altro pennelleggiatorc robusto. Ma ritornando alle occasioni ed ai mezzi che apprestava in altri tempi Venezia per addestrarsi e coltivare la musica, panni non ultima cosa Tessersi qui aperta da Ottavio Petrucci di Fossombrone la prima stamperia di musica nel 1505. E quantunque di là a dieci anni si ripatriasse, ed ottenesse da papa Leone X il privilegio per anni venti; tuttavia, passato quel tempo, si moltiplicarono in Venezia, assai più che altrove, le stamperie musicali per modo, che la maggior parte della musica per oltre un secolo fu qui pubblicata dallo Scoto e da’suoi eredi, dal Cardano, dal Vincenti, dal Pigna, dall’Amadino e da altri. Che anzi una stamperia di musica troviamo eretta nello stesso convento di Santo Spirilo ; e un’ altra ne fondò il celebre organista di San Marco, Claudio da Correggio, che durò per altro pochi anni. La qual cosa dovette essere di grande vantaggio all’ arte, non solo per la comodità che ne veniva ai maestri di dare in luce le proprie opere e studiare le altrui, ma anche per 1’ occasione continua di esercizio che olfrivasi agli esecutori, e pel gran numero di eccellenti musici forestieri, che qua traevano e dimoravano alcun tempo per vegliare la slampa delle loro composizioni. Ora Venezia, che pur fu la prima ; vedi mutazione di tempi ; non ha nemmeno una stamperia di musica ; e di tanta che ne fu qui pubblicata, e che abbonda nelle librerie d’oltremonti, a mala pena si trova qualche povero ed imperfetto avanzo. Nè altrimenti è da dire de’ mecenati, che molli e liberalissimi trovò qui in altri tempi la musica ; potente eccitamento anche questo per correre a perfezione. Pochi forse conoscono i nomi di Sebastiano Michele, grande sostegno de valenti uomini e principalmente de’musici, che largo fu di favore ad Aron fiorentino dopo la morte di Leone X ( Dedica del Toscan.J ; e d’ un Cornaro che, fatlo