34^ Annali d’ Itali a. lui, era anch’ egli pattato a Parigi ; e già chiaramente ognuno fcor-geva la difpofizion de’Carrai! a non voler pace, ma guerra. Che con doppiezza camminafl’e la Segreteria Pontifizia in quelli negoziati, moftrando in pubblico brame di pace, e tutto il contrario nelle cifre (a)Fallavi- fegrete , bailantemente l’accenna il celebre Cardinal Pallavicino(a), ‘dei Concilio ^*er clue^e cagioni il Re Filippo non perdè tempo ad aflìcurarfi con di Trento. delle promette e con de i benefizj di Cojimo Duca di Firenze, e di Ottavio Fameje Duca di Parma. In fatti nel dì i 5. di Settembre rila-fciò etto Monarca al Duca di Parma la Città e dirtretto di Piacenza, ritenendo folamente in fua mano la Cittadella; e quefto fenza pregiudizio delle ragioni Cefaree fopra quella Città, e l’opra il Parmigiano. Rettimi anche a lui la Città di Novara, ma non il Cartello, e al Cardinal Farnefe le rendite dell’Arcivefcovato di Monreale in Sicilia. Lo Strumento di tal cettìone fu pubblicato nel 1727. dal f ( b ) Cola, Senatore Cola (¿), ed iniieme la Convenzion fegreta, per cui fi di-fDmtti im- barava, che il Re concedeva in Feudo erta Piacenza e parte del penali ¡u territorio di Parma al Duca , con altre particolarità ed Atti, che qui-pZcen-a Y* ^ pottbno leggere. Avendo perciò il Duca Ottavio abbandonato n'L ' il partito Franzefe , ed abbracciato lo Spignuolo, dal Re di Francia fu chiamato il più ingrato uomo del Mondo. Peggio ben fece il Papa, che fulminò contra di lui fieri Monitorj, e tentò anche di torgli Gattro, ma non potè. MANDo’pofcia il Re Cattolico ordine al Duca d'Alva di proccura-re , fe mai potea, d’indurre colle buone il Pontefice Paolo alla pace; e fe nò, di fargli guerra . Tentò indarno il Viceré di ammanfare l’inferocito Papa, da cui anche fu incarcerato Pietro Loffredo, mandato a. lui per trattare d’accordo; e però diè di piglio all’armi, acciocché fi otteneffe col terrore ciò, che non fi potea in miglior forma confe-guire . A ciò ancora fu configliato dal rifletto di prevenir gli aiuti , che altronde potette il Papa afpettare, oltre al vantaggio di far la guerra più tofto in cafa altrui, che nella propria. Raunato dunque a San Germano l’efercito l'uo comporto di quattro mila Spagnuoli veterani, di otto mila Italiani, di trecento uomini d’arme, e di mille e ducen-to cavalli ( altri fcrivono meno ) nel principio di Settembre entrò nello Stato Ecclefiartico, ed ebbe tofto Pontecorvo, Frofinone, Verdi, Alatri, Piperno, Tcrracina, ed altri Luoghi, prendendone il pofleflb a nome non già del (uo Re, ma del Papa futuro, e del facro Collegio. Erano in Anagni ottocento fanti di guernigione ; appena cominciarono a mirar lo fquarcio, che faceano le artiglierie Spagnuole nelle mura, che la notte del dì 15. di Settembre fi ritirarono per le montagne a Palliano,