2.^4 Annali d’ Italia: cufato da eiTo Segni anche Cofimo de Medici, novello Duca di Firenze . Sembro’ad alcuni, che di quella maligna influenza participafle alquanto eziandio lo lleflb Pontefice Paolo III. Oltre ad altre gravezze dalai impofte ai Popoli della Chiefa , e al Clero d’Italia , mi-fe nel prefente Anno un Dazio ibpra il Sale, che increbbe molto a i fuoi fudditi. In Ravenna inforfe per quello qualche tumulto , ma di poca durata. All’incontro i Perugini pazzamente dato di piglio all’ar-mi , proruppero in un’aperta ribellione. Per metterli in dovere rau-nò il Papa otto mila fanti Italiani; quattro mila Spagnuoli ottenne da Napoli; ed aggiuntivi ottocento Tedefchi, fece marciar quella gente addoflo a Perugia fotto il comando di Pier- Luigiiùo Figlio, e di A-lejjatidro Vitelli. Le principali prodezze di coiloro iì riduflero a bruciare il bello e fruttifero paefe intorno a quella Città , non meritando nome alcune picciole fcaramuccie, feguite fra eflì e i Perugini. Quelli aveano chiamato al'la lor difefa Ridolfo Baglio ne , e confidavano forte, che il Duca di Firenze Cofimo , iìccome Principe disguftato per non poche ragioni del Papa , accorrerebbe in loro aiuto . Ma fallito quello lordilègno , trovandoli (provveduti d’ogni cofa neceflaria alla di-fefa , mandarono a trattar di concordia . Altro non ottennero , fe non che il Papali volle a difcrezione. Entrativi i Miniilri e foldati Pon-tifizj , per non eflere da meno di Cefare in gailigare i Gantelì, fecero decapitare fei di que’ Gentiluomini , dieci altri ne mandarono a' confini ; e fpogliato cT armi il Popolo , e d’ogni autorità e privilegio quel Comune, ordinarono, che alle fpefe loro fi. piantafle una tortezza nella Città , comprendendo in efla i Palagi de’ nobili Baglioni. Rimafero per quello ben umiliati i Perugini ; ma non fi dee tacere , che tredici anni dappoi Papa Giulio III. redimì loro i Magillrati, e gli onori, con ridurre quella Città al reggimento, come era prima. Terminata quella fella, ad un’altra fi diede principio, perchè i Co-lonnefi , capo de’quali era Afcanio Colonna , ricalcitrarono all’ accre-fciuto prezzo del Sale. Però Papa Paolo, che anche lenza di quello mirava di mal occhio quella nobile e potente Cala , ficcome quella, che avea in altri tempi fatta fronte a’fuoi Predeceflbri, molle lor guerra con un efercito di dieci mila perfone . Ma perchè quell’ altra leena più precifamente appartiene all’Anno proffimo t allora ne parleremo. Seriamente intanto avea trattato Luigi Badoe^o Ambalciator de’ Veneziani a Coilantinopoli di far Pace colla Porta Ottomana , e gli (a) Du- convenne conchiuderla, non come egli volle, ma come pretefe So-1DiplómJt?S limano, (a) Fu obbligato il Senato Veneto a cedere al Turco Napoli