Anno MDXCIX. na , le quali , comandate da Virginio Orlino , corfeggtavano ne'ma-ri di Levante. Arrivate quefta una notte all’ Itola di Chio, o Scio, sbarcarono trecento uomini, i quali valiorolamente affalirono quella Città. Tal fu lo (pavento degli abitanti, che tutto abbandonato lì rifugiarono al monte, full’opinione, che un nuvolo diCrittiani fof-fe venuto a vifitarli. Ma fatto giorno, fcorgendo, che fi trattava di fole poche Galee, con gran furia f’cefèro contra de gli occupatori della Città, de’quali, perchè a cagion del mare burrafcofo dentarono a rimbarcarli, tra uccifì e prigioni ve ne tettarono più di cento col loro Colonnello . Grande ftrepito fece nell’ Anno prefente in Roma, e per tutta 1’ Italia, un raro cafo di ribalderia, e inlìeme di giuttizia. Abbondava Francefco Cenci Nobile Romano di ricchezze, perchè avea ereditato dal Padre più di ottanta mila feudi di rendita annuale ; ma più abbondava d’iniquità . Il minor vizio fuo era quello d’ ogni più fozza e nefanda libidine; il maggiore quello d’effere privo affatto di Religione . Dal primo fuo Matrimonio ricavò cinque figli mafehi, e due femmine; niuno dal fecondo. L’inumanità da lui ufata co i primi fu indicibile ; non raen bettiale trattamento ne provarono le figlie . Avendo la maggior d’effe fatto ricorfo con memoriale al Papa, lì levò d’impaccio, perchè fu forzato il Padre a maritarla. Retto Beatrice la minore in cala , e fatta grande e bella, foggiacque alle difor-dinate voglie di chi 1’avea procreata, giacché le fece egli credere non peccaminofo un atto di tanta iniquità. Non lì vergognava il perver-fo uomo d’ abufarit della Figlia su gli occhi della ttelfa fua Moglie , Matrigna di lei . Da che la fanciulla avvertita della brutalità del Padre, cominciò a ripugnare , lì pafsò ad efìgere colle battiture ciò, che con gl’inganni fulle prime s’era ottenuto. A sì miferabil vita dunque non potendo reggete la Figlia, dappoiché ebbe lignificato aiPa> renti i midi trattamenti del Padre, fenza ricavarne profitto, animata dall’efempio della Sorella, mandò un ben compotto Memoriale al Papa , a nome ancor della Matrigna . Fotte quello o non fotte prefen-tato, certo è , che non ebbe effetto, e nè pur fu ritrovato nella Segreteria, allorché venne il bifogno. Intanto ciò penetrato dal Padre, cagion fu, che s’ aumentaffe la fua crudeltà contro la Moglie e la Figlia, fino a ritenerle chiufe in alcune camere fotto chiave. Portate allora quefte dalla difperazione, congiurarono la morte di lui. Non riufeì difficile ad effe il trarre nel medefimo fentimento Giacomo il maggiore de’ Figli, che avea già Moglie e Figliuoli , perchè anch’egli troppo fi trovava tiranneggiato dal Padre. Pertanto fu da due iìcarj