Anno MDLXI. 375 ze fatte al tribunale Cefareo da Alfonfo Ma.rch.efe dal'Carretto contra de’ Genoveiì , che gli aveano occupato il Marchefato del Finale, pro-duffero una Temenza, per cui furono effi condennati alla reftituzion dello fpoglio co i frutti , danni, e fpefedella lite . I Genovefi, che trovavano molto comodo a i loro intereilì il poffeffo del Finale, maltrattarono non folo il MeiTo, che andò ad intimar loro quella fen-tenza, ma anche un Feciale, che fu dipoi fpedito dall’ Augufìo Ferdinando , per denunziar loro il bando dell’imperio, le fenza dilazione non reftituivano il Marchefato , colla piena efecuzion della felatenza . Ciò, che ne avveniffe , lì dirà all’Anno 1563. Anno di Cristo mdlxii. Indizione v. di P I O IV. Papa 4. di Ferdinando I. Imperadore 5. RAllegrossi la Chiefa di Dio nel prefente Anno, perchè nel dì 18. di Gennaio lì riaffunfè in Trento il Concilio Generale, e iì celebrò la prima Seflìone, o (ia la diecifetteiìma in riguardo all’al-tre de gli Anni addietro. Contaronfi di quella facra Affemblea oltre a i cinque Cardinali Legati della fanta Sede , due altri Cardinali , cioè quel di Lorena , e il Madruccio , tre Patriarchi , venticinque Arcivefcovi, cento feijanta Vefcovi, fette Abbati, fette Generali d’Ordini Religioii, e più di cento Teologi, fcelti da i Regni del Cattolicilìno . E dipoi v’intervennero in varj tempi anche gli Oratori dell’ Imperatore a de i Re di Francia, Spagna , Portogallo , Ungheria e Boemia, Polonia , Venezia, e d’altri Duchi , e Principi. Guglielmo Duca di Mantova vi fu nel principio in perfona. Pertanto fi continuarono quivi le SeiTioni sì per lo riffabilimenro de i Dogmi, che per la Riforma della Chiefa. Teneva quello grande affare non meno occupati i Padri del Concilio , che lo fteffo Papa, e tutta la Corte Romana; nè dimenticò il Pontefice d’ invitare ad effo Concilio anche i Patriarchi e Vefcovi Scifmatici dell’ Oriente . Venne in fatti circa il Mefe di Maggio a Roma Abdisà Patriarca de’ Soriani , uomo affai dotto, che rendè ubbidienza al Romano Pontefice, con accettare tutti i Concilj Generali venerati dalla Chiefa Romana, e i Decreti del prefente Tridentino, e con promettere di fare il poifi-bile di trarre i fuoi Metropolitani e Vefcovi all’unione colla Sede A-poffolica. Ma la comparfa di quefto Patriarca finì fecondo il folito in una Pace di Commedia fra la S. Romaua Chiefa e gli Scifmatici A a 4 & So-