Anno MDXCJ. le tante Gabelle impode al Popolo Romano , maffimamente da Papa Siilo, egli immantenente ne levò non so quante, e compatti ad ef-fo Popolo altre grazie. E perciocché s’era inteiò, che palTafl'ero male gli affari della Lega fuddetta in Francia, le promife cinquanta mila Scudi al mefe , con follecitar anche Alejfzndro Duca di Parma a recarle aiuto. In fomma , difpofizioni in iui fi miravano per fare un ottimo governo , perchè iebben pel fuo naturale era tardo nelle rifolu-zioni, e nell’accordar le grazie , pur riufcivano poi queile maggiormente maturate dalla prudenza. Ma non tardò la morte a privar la Criilianità di sì buon Pallore. Nel dì 21. di Dicembre fi trovò egli indifpodo, e fopragiunta poi la febbre con flufl'o nel dì 29, d’eiTo Mefe, fecondo alcuni rendè l’anima al fuo Creatore, o più toilo nel dì 30. fecondo altri, per eifere fucceduta la fua morte nella notte avanzata, precedente ad effo dì 30. L’elezione dunque d’un nuovo Pontefice fu riferbata all’Anno feguente . Con varia fortunò continuò ancora in queft’Anno Carlo Emmanucle Duca di Savoia la guerra di là da’Monti. Erano ilari da gran tempo i Marfiliefi in dubbio, fe avellerò a metterfi anch’ eglino fotto la di lui protezione, come aveano fatto quei d’Aix, e d’altri Luoghi $ della Provenza; ma finalmente prevalfe il partito di chi era a lui favorevole. Entrò dunque in eifa Città il Duca nel dì 2. di Marzo, accolto con gran folennità e feila da quel Popolo. Ma cotali acquiili del Duca, benché fatti con belle proteile di fola protezione, e non già di dominio, pur venivano mirati di mal occhio non folamente dal Re Arrigo, ma anche dalla ileifa Lega Cattolica, temendo edì, che il Re di Spagna meditaife di mettere il medeiimo Duca fuo Genero fui Trono di Francia. Fu in queili tempi prefo Granoble nel Delfinato da gli Ugonotti; e perciocché il Duca fcarfeggiava di gente, e più di danaro per foddisfare a’prefenti bifogni, e la Provenza fi fcanfava dal darne con allegare la fua impotenza: pafsò il medefimo Duca in Ifpa-gna per implorar foccorfo dal Re , ed impetrò danaro , pendoni per li fuoi Figli, e molti altri donativi. Tornò pofcia in Provenza fui principio di Luglio con tredici Galee cariche di fanteria Spagnuola. Entrò in Arles, prete altri Luoghi; ma a Pontecarrate ebbe una fiera fconfitta dal Lesdiguieres, il qual pofcia s’impadronì di Barcellonetta, e diede altre percode a i Savojardi. In Francia fu di nuovo in perico- lo la Città di Parigi d’ edere forprefa dall’ Armi del Re Arrigo, il quale nell’Anno prefente s’impoffefsò di Ciartres, di Noion, e d’altri Luoghi. All’incontro la Città di Bordeos fi diede alla Lega. Poi ver-fo il principio di Novembre venne penfiero ad edo Re? affidito da gl’In-